Un disegno di legge per arrivare ad un “modello unico nella ricostruzione sui territori colpiti dalle calamità, per garantire certezza, stabilità e velocità”. Lo dice il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci dopo l’approvazione da parte del Cdm, sottolineando che “si pone fine così ad una normativa disomogenea, poco organica, frammentaria, stratificata nel tempo e differenziata per territori”. Lo scopo è quello di definire le “misure di governance, di semplificazione e accelerazione” nella fase successiva all’emergenza. Misure che varranno per tutta Italia “nel rispetto delle prerogative regionali”.
“Sono 7 i punti principali individuati dal disegno di legge quadro: tempi certi per la durata della ricostruzione, cinque anni prorogabili fino ad un massimo di dieci anni per particolari calamità; la nomina di un commissario straordinario, individuato tra soggetti dotati di competenza manageriale, d’intesa con le Regioni interessate; una struttura di supporto al commissario con personale della pubblica amministrazione; una cabina di coordinamento con i rappresentanti di Casa Italia, Protezione Civile, Regioni, Province e Comuni; la possibilità di emanare direttive per assicurare l’indirizzo unitario sul piano tecnico; un fondo per la ricostruzione; dei meccanismi di monitoraggio dell’attività dei commissari. Le nuove norme non varranno per le gestioni commissariali già in atto. Confido – ha aggiunto Musumeci – in un celere esame preliminare del provvedimento da parte della Conferenza unificata Stato-Regioni ed enti locali. E il successivo esame del Parlamento non potrà che migliorare il testo proposto”.
Il ddl sulla ricostruzione cui il Cdm ha dato il via libera, prevede fra l’altro “l’istituzione di due fondi: uno per la ricostruzione e uno per le spese di funzionamento dei commissari. Sono istituiti presso il Mef e trasferiti presso il bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio”, ha spiegato ancora Musumeci, sottolineando che “si prevede anche, e questo mancava nel passato, la previsione di meccanismi di monitoraggio dell’attività dei commissari straordinari. Il commissario riferisce semestralmente alla cabina di coordinamento sullo stato di avanzamento dei processi di ricostruzione e comunica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri tutte le ordinanze. È prevista anche la costituzione di una conferenza permanente dei servizi intersettoriali, l’estensione della normativa acceleratoria attualmente prevista per il PNRR” e “la valorizzazione della pianificazione degli interventi entro tempi certi” per quanto riguarda “lo stato di ricostruzione con denaro pubblico”.
Alluvione, Musumeci: “i Presidenti delle Regioni saranno subcommissari di Figliuolo”
“Sulla nomina del commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia Romagna, nelle Marche e in Toscana non ho molto da aggiungere. Non è stata ancora formalizzata, ma il Presidente del Consiglio ci ha comunicato il nominativo, quello del generale Figliuolo, per le competenze gestionali acquisita in un momento particolarmente drammatico per la vita della nostra nazione”, ovvero la campagna di vaccinazione anti-Covid. Lo ha detto il Ministro della Protezione Civile e delle politiche del Mare, Nello Musumeci, in conferenza stampa dopo il Cdm sul ddl per la ricostruzione e il decreto per il commissario straordinario. Figliuolo “si avvarrà di tutto il personale che riterrà necessario”, al momento sono previste “60 unità operative e i governatori” delle tre regioni colpite dall’alluvione del maggio scorso – dunque Emilia Romagna, Marche e Toscana – “saranno subcommissari“.
“Il commissario straordinario viene nominato con decreto del Consiglio dei Ministri d’intesa con regioni. La costituzione di una struttura di supporto a commissario sarà alimentata da personale dipendente, di ruolo, della pa e degli enti interessati. Si prevede cabina di coordinamento”, ha aggiunto Musumeci. “Il generale Figliuolo gode della fiducia del governo e lavorerà comunque con il supporto dei presidenti delle 3 regioni coinvolte e con uno staff che gli consentirà di poter lavorare secondo le esigenze di priorità che saranno determinate. Auguriamo buon lavoro a Figliuolo. L’atto di nomina sarà formalizzato quasi certamente la prossima settimana“. E la nomina di commissario straordinario del generale “durerà 5 anni” ma “ci auguriamo”, ha sottolineato Musumeci, che i tempi previsti dalla norma “siano bruciati e neutralizzati dall’efficacia di un gioco di squadra”.
“Coordinamento? Il tavolo verrà meno quando si insedierà il commissario straordinario. E avrà come sub commissario il Presidente dell’Emilia Romagna”. In merito alle polemiche sulla nomina di Figliuolo e la mancata nomina del Presidente Bonaccini, “un governo persegue gli interessi legittimi del territorio. Quando il Pd governava, aveva nominato per l’ottimo sconfitto Legnini. Il generale gode della fiducia del governo“, ha detto ancora Musumeci.