“Ci sono tutti i presupposti per eventi estremi, ovvero, il caldo opprimente di queste settimane potrebbe essere un possibile serbatoio per le tempeste.” Lo conferma il meteorologo aquilano, Stefano Bernardi. Se riuscissero ad infiltrarsi correnti d’aria più fresche in un’area così surriscaldata accadrebbe un po’ come quando in una padella di olio bollente ci buttiamo dell’acqua, ha spiegato il meteorologo: “È bastata un’impercettibile infiltrazione di aria un po’ più fresca per innescare temporali nel Centro Italia.”
“Precipitazioni che neanche i modelli matematici tra i più affidabili avevano previsto – ha aggiunto – Figuriamoci se dovesse arrivare una vera e propria corrente d’aria più fresca. D’altronde al Nord l’ingresso di correnti fresche un po’ più organizzate hanno addirittura prodotto un violento tornado a Milano in zona Cernusco sul naviglio. Cosa dire inoltre dei chicchi di grandine distruttivi e finanche più grandi di palle da tennis caduti in Veneto?”. Bernardi anche in questo caso invita ad essere molto attenti.