“E’ evidente la necessità di un intervento importante da parte del Governo per affrontare in termini di prevenzione la situazione del cambiamenti climatici”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto rispondendo in question time al Senato ad un’interrogazione sulle iniziative contro il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico. “Pianificazione e controllo sono le parole chiave per evitare di rincorrere l’emergenza e continuare a rammaricarsi per gli eventi estremi e contrapposti che hanno diviso l’Italia in questi giorni”, ha aggiunto.
“Il processo di decarbonizzazione dovrà procedere di pari passo con la sicurezza energetica del Paese che dovrà aumentare la sua resilienza ed autonomia nel tempo. Tale percorso è tuttavia notevolmente complesso e non si presta a soluzioni semplici o a scelte precostituite, ma richiederà misure in grado di favorire l’utilizzo di tutte le tecnologie disponibili, che tengano in considerazione i vari aspetti di sostenibilità economica e sociale, nonché di compatibilità con gli obiettivi di tutela ambientale“.
L’aggiornamento del Piano nazionale integrato energia e clima, sottolinea Pichetto, “è un passaggio fondamentale per delineare la politica energetica e ambientale del nostro Paese, nell’obiettivo della decarbonizzazione nel medio e lungo periodo. Il Pniec, che sarà trasmesso in Parlamento, e sottoposto ad una consultazione pubblica, conterrà un ventaglio di misure per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione aggiuntive rispetto alle azioni già previste nel Pnrr, così come potenziato dal nuovo capitolo RePowerEU”.
L’accelerazione sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, la promozione dell’efficienza energetica degli edifici, l’incentivazione dell’autoconsumo energetico e la decarbonizzazione dei trasporti, sottolinea il ministro, “sono tutti ambiti chiave su cui dovranno concentrarsi le politiche pubbliche nei prossimi anni, che dovranno favorire, al contempo, anche un cambiamento delle abitudini di consumo. E’ evidente che occorrerà garantire non solo un quadro normativo stabile per non ingenerare incertezze nei cittadini e negli operatori, ma avere anche forme di sostegno e di incentivazione fiscale che stimolino la transizione energetica in tutti i settori. “
“Al tempo stesso sarà fondamentale continuare ad investire in ricerca e sviluppo per offrire le migliori soluzioni tecnologiche possibili al raggiungimento degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione. Anche l’economia circolare dovrà fornire il suo contributo con la ricerca di soluzioni che minimizzino l’utilizzo di materie prime, oltre che i consumi del ciclo produttivo, e riducano gli scarti”.