È tornato l’incubo incendi in Grecia. Complessivamente, i Vigili del Fuoco greci hanno affrontato 350 incendi negli ultimi cinque giorni, di cui oltre 200 solo nelle ultime 48 ore. Lo ha detto Vassilis Kikilias, Ministro della Protezione Civile e per la crisi climatica. “Questa è una situazione senza precedenti. Questa estate è la peggiore nella storia da quando vengono raccolti i dati” per valutare il rischio di incendi, ha aggiunto Kikilias, riferendosi a parametri che sono stati utilizzati a partire dal 2009. “Nonostante il significativo potenziamento della Protezione Civile a partire dal 2019, il risultato non è quello che vorremmo“, ha chiarito il Ministro.
A proposito del vasto incendio in corso a nord di Atene, presso il monte Parnete (Parnitha in greco), Kikilias ha affermato: “la velocità di risposta è stata la massima possibile“, spiegando che “i velivoli sono arrivati 4-5 minuti dopo il primo focolaio”. Il Ministro ha poi sottolineato che “ora non c’è spazio per lo scontro politico” e che “verrà presto il momento per la discussione pubblica e l’autocritica“. A proposito del catastrofico incendio tutt’ora in corso nella regione della Tracia, al confine con la Turchia, il Ministro ha affermato: “c’erano 15 focolai paralleli che hanno dato vita a un enorme fronte di fiamme”. Il fuoco è entrato anche nel Parco nazionale della foresta di Dadiàs, dove ieri sono stati rinvenuti i corpi carbonizzati di 18 migranti, tra cui due bambini. Kikilias ha espresso “dolore” per la loro morte e ha aggiunto: “purtroppo, nonostante ci fosse l’ordine di evacuazione, gli sfortunati migranti non sono fuggiti“.