Il capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, Yuri Borisov, ha dichiarato cosa ha provocato il fallimento della missione russa “Luna-25” sul nostro satellite naturale. Borisov ha spiegato a Rossiya 24 che la causa dello schianto sul suolo lunare della sonda spaziale russa è stato un arresto anomalo del motore. “Purtroppo, l’arresto del motore non è avvenuto normalmente”, ha detto Borisov, spiegando che ”invece degli 84 secondi previsti, ha funzionato per 127 secondi. Questa è stata la causa principale dell’incidente del dispositivo“.
Le persone incaricate di seguire la sonda ”sapevano tutto sulla posizione della navicella”, ma, prosegue Borisov, ‘‘alle 14.57, la comunicazione con la navicella si è interrotta. I tentativi di ripristinare la comunicazione non hanno avuto successo. Calcoli balistici preliminari hanno mostrato che a causa di un funzionamento anomalo del sistema di propulsione correttiva, la navicella si è spostata in un’orbita lunare aperta e, di fatto, si è schiantata contro la superficie della Luna“, ha aggiunto Borisov. L’auspicio, ha aggiunto, è che ”le future missioni sulla Luna abbiano successo”. Inoltre, ”questa missione, anche se incompiuta, ha portato come risultato la formazione di una nuova squadra che, ovviamente, terrà conto di tutti gli errori che sono stati commessi”.
Borisov: “continuare l’esplorazione spaziale della Luna”
La Russia non deve abbandonare il suo programma di esplorazione lunare nonostante il fallimento della missione della sonda Luna-25, sostiene Borisov, sottolineando che “interromperlo sarebbe la decisione peggiore da prendere”. Secondo Borisov, Luna-25 – prima sonda russa ad essere lanciata sulla Luna dal 1976 – si è schiantata domenica “principalmente” perché la Russia “ha sospeso il suo programma di esplorazione lunare per quasi cinquant’anni”. “L’inestimabile esperienza accumulata dai nostri predecessori negli anni ’60 e ’70 è praticamente andata perduta e il passaggio di consegne tra le generazioni non ha avuto luogo”, ha lamentato il capo di Roscosmos, auspicando che Mosca torni a “padroneggiare tutte le tecnologie”.
Borisov ha sottolineato che il lavoro per le missioni di Luna-26 e Luna-27, le prossime sonde che la Russia intende inviare sul satellite terrestre, sarà “intensificato” dopo il fallimento della missione di Luna-25. “Credo che intensificando il lavoro sulle missioni Luna-26 e Luna-27 otterremo i risultati che sfortunatamente non abbiamo potuto avere dalla missione Luna-25″, ha affermato Borisov nell’intervista al canale televisivo Rossiya 24. Il capo di Roscosmos ha comunque aggiunto che, nonostante l’incidente, gli scienziati russi hanno ottenuto importanti informazioni dal volo di Luna-25, che ha orbitato attorno alla Luna conducendo diversi esperimenti. “Nonostante l’attuale incidente, la Russia ha acquisito un’esperienza preziosa nel volo verso la Luna e nell’ingresso nella sua orbita”, ha sottolineato.
Missione Luna-25, duro colpo per la Russia
Luna-25 è stata lanciata lo scorso 11 agosto e ha raggiunto l’orbita lunare 6 giorni dopo. L’atterraggio era programmato sul Polo Sud tra 21 e 23 agosto. La missione trasportava diversi strumenti scientifici: l’obiettivo era cercare ghiaccio d’acqua ed eseguire una serie di indagini nell’esotica regione del Polo Sud, che fino ad oggi non ha mai ospitato un lander o un rover.
L’ultima missione lunare partita da quella che oggi è la Russia, Luna-24, è decollata nel 1976 e ha riportato sulla Terra 170 grammi di campioni lunari. Il lancio di Luna-25 ha subito numerosi ritardi dovuti in parte alla guerra della Russia contro l’Ucraina, che ha avuto effetti di vasta portata sulla cooperazione internazionale spaziale.
Con l’allunaggio di Luna-25 Mosca stava cercando di battere l’India, la cui missione (un lander e un rover) dovrebbe atterrare sul satellite il 23 agosto.