Determinato il luogo dell’impatto della sonda russa Luna-25. Secondo le simulazioni fatte da ricercatori dell’Accademia russa delle scienze, la sonda sarebbe caduta all’interno del cratere Pontecoulant G, nell’emisfero sud della Luna. A comunicarlo è stata l’Agenzia spaziale russa Roscosmos che ha spiegato inoltre che il fallimento della missione è stato dovuto all’accensione troppo prolungata dei motori per il controllo della discesa, 127 secondi rispetto agli 84 previsti.
Si troverebbero all’interno del cratere Pontecoulant G i resti della missione che avrebbe dovuto riportare la Russia sulla Luna a distanza di quasi 50 anni dall’ultima missione (Luna-24), rilanciando le ambizioni spaziali russe nel contesto della nuova corsa alla Luna che vede in prima fila Stati Uniti, Cina, Europa, India e Giappone.
Partita l’11 agosto dal cosmodromo di Vostochny a bordo di un razzo Soyuz, Luna-25 avrebbe dovuto posarsi in modo automatizzato sulla superficie lunare, nei pressi del Polo Sud, per eseguire alcuni esperimenti scientifici e fare da apripista per alcune successive missioni più complesse e già pianificate. Pochi giorni dopo il lancio, la sonda era entrata correttamente in orbita lunare ma durante le fasi di regolazione dell’orbita in vista della discesa si è registrato un problema ai propulsori. “Hanno funzionato per 127 secondi invece di 84“, ha detto il capo di Roscosmos Yury Borisov in un’intervista al canale tv Russia-24. “Questa è stata la causa principale dello schianto della sonda“, ha aggiunto. Nei prossimi giorni, i tecnici tenteranno di capire le origini di questo malfunzionamento che potrebbe essere dovuto a un errore nel software oppure al malfunzionamento della valvola per lo spegnimento dei motori.