Sei giovani attivisti per il clima portoghesi si presenteranno oggi davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo puntando il dito contro 32 nazioni, sostenendo che non stanno facendo abbastanza per proteggere le persone dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Gli avvocati che rappresentano i giovani sosterranno che i 32 governi citati in giudizio non hanno affrontato adeguatamente il problema del riscaldamento globale e hanno quindi violato alcuni dei loro diritti fondamentali. Gli attivisti sperano che una sentenza favorevole possa costringere i 27 Paesi membri dell’UE più Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Russia e Turchia, ad accelerare gli sforzi per il clima, come la costruzione di infrastrutture rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra.