Agosto e settembre 2023 saranno ricordati come i mesi del grande successo della missione indiana Chandrayaan-3. La missione di 2 settimane ha appena superato la metà e c’è molto su cui riflettere. Una delle prime cose che il lander robotico Vikram ha fatto dopo l’atterraggio dello scorso 23 agosto è stato il dispiegamento di Pragyan, un rover a 6 ruote e la prima rappresentazione dell’umanità nel Polo Sud lunare. Un nuovo video dell’agenzia spaziale indiana (ISRO), che gestisce la missione, mostra il rover illuminato dal Sole mentre ruota di 180 gradi. Oltre che adorabile, la manovra è stata cruciale anche perché Pragyan si era avvicinato a uno splendido (ma pericoloso) cratere mentre esplorava la sua nuova casa, hanno spiegato gli scienziati. “Il rover è stato ruotato alla ricerca di un percorso sicuro,” ha twittato l’ISRO.
La Luna, incluso il Polo Sud, è butterata da crateri da impatto risalenti a milioni di anni fa. Sembrano congelati nel tempo, grazie alla mancanza di attività tettonica e atmosferica che altrimenti ne avrebbe modificato la superficie. L’abbondanza di crateri, alcuni dei quali sono così profondi da non vedere mai la luce del giorno, è uno dei motivi per cui il Polo Sud lunare è un ambiente difficile in cui atterrare e lavorare. E’ anche in quelle aree permanentemente in ombra che gli scienziati pensano che possa risiedere il ghiaccio d’acqua, motivo per cui c’è immenso interesse tra le agenzie spaziali di tutto il mondo a visitare il Polo Sud lunare.
Si prevede che il lander Vikram e il rover Pragyan di Chandrayaan-3 opereranno per circa un giorno lunare (14 giorni terrestri) prima di essere messi a tacere per sempre dal freddo pungente e dall’oscurità della lunga notte lunare.