L’orsa Gemma entra in una palazzina a Scanno e sale fino al terzo piano

Nessuno si è accorto della 'visita' dell'orsa Gemma in un condominio a Scanno: solo le tracce sulle scale hanno svelato il mistero dei rumori sentiti
MeteoWeb

L’orsa Gemma torna a far parlare di sé. Il plantigrado, infatti, ha fatto un’incursione all’interno di un condominio a Scanno, in Abruzzo. In particolare, l’orsa ha sfondato la porta che dà sulle cantine. Dopo essere entrata, ha buttato a terra tutto il materiale, arrivando poi fino al terzo piano. Nessuno si è accorto della ‘visita’. Le tracce sulle scale hanno poi svelato l’origine dei rumori avvertiti nel cuore della notte. La palazzina è quella in cui si trova la nota pasticceria “Pan dell’orso”, non lontano dall’hotel “Mille pini”, dove il 3 settembre scorso l’orsa era entrata e aveva mangiato una torta. Gemma, tre giorni dopo, aveva fatto ingresso nella pizzeria “La baita”, di fronte allo stesso hotel, e una cameriera l’aveva trovata addormentata tra sacchi di farina rotti.

Oipa: “reazione esemplare del direttore Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise”

Ancora una volta rivolgiamo un plauso al direttore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), Luciano Sammarone, per la reazione piena d’equilibrio e buon senso alla notizia che l’orsa Gemma oggi è entrata in un condominio di Scanno (AQ), spingendosi fino ai piani alti. Niente a che vedere con le ben note reazioni di altri amministratori che, a fronte di episodici faccia a faccia uomo-orso, invocano subito catture e abbattimenti”. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a commento di quanto dichiara oggi Sammarone. Il Pnalm proseguirà l’attività di monitoraggio dell’orsa Gemma, che ha circa 24 anni e ultimamente ha operato qualche incursione in ambiti antropizzati, e invita la popolazione alla pazienza e alla calma.

Aumentare la prevenzione è l’unica cosa che possiamo fare”, si legge in una dichiarazione del direttore Sammarone. “Rischiamo di dover andare incontro all’opzione di mettere Gemma in un recinto. Non è più riproduttiva, togli dalla natura un animale che devi solo accompagnare nella vecchiaia”.

Una dichiarazione da cui trapela cura e rispetto per l’anziana orsa. Questo è rispondere ai propri doveri di custode della biodiversità. Un comportamento esemplare molto lontano da quello dalle gestioni della fauna che in altre parti d’Italia viene vista come il nemico d’abbattere”, conclude l’Oipa.

Condividi