Il parlamento della Slovenia ha approva l’amnistia nei confronti di tutti coloro che durante i due anni di restrizioni per la pandemia (da marzo 2020 a maggio 2022) erano stati sanzionati per aver violato le regole anti Covid-19. Complessivamente si tratta di oltre 62 mila multe pari a 5,7 milioni di euro. Soltanto il 30% (pari a circa 1,7 milioni di euro) di queste multe era stato pagato prima che la normativa venisse sospesa dal nuovo governo appena insediato a giugno 2022.
Adesso l’esecutivo guidato da Robert Golob, leader di un movimento politico insolito, liberale e ambientalista di centro, ha definitivamente annullato tutte le procedure: chi non ha pagato le multe non dovrà più pagarle, chi le ha pagate verrà rimborsato e i reati contestati saranno cancellati dai procedimenti e, nei casi di condanne, dalla fedina penale.
Le regole più rigide (lockdown, divieti vari e green pass) erano già state dichiarate incostituzionali. Adesso il parlamento sloveno ha anche approvato il disegno di legge che prevede la cancellazione delle multe e il rimborso per chi le ha già pagate.
Il ministro della Giustizia Švarc Pipan ha affermato che la legge mira a ripristinare la fiducia delle persone nello Stato di diritto. “Sono fiduciosa che, adottando la legge, lo Stato si assumerà in qualche modo la responsabilità morale e porrà rimedio alle ingiustizie commesse contro i cittadini attraverso l’abuso del diritto penale e l’invasione incostituzionale ed eccessiva dei diritti umani“, ha affermato. Il ministro ha sottolineato che non ci sarà alcuna amnistia per le multe per reati con elementi di violenza. E il disegno di legge non include nemmeno reati come il blocco del traffico.