Paura questa mattina in Toscana, in provincia di Firenze, per una serie di scosse di terremoto con epicentro a Marradi. In particolare, un sisma magnitudo 4.9 (inizialmente valutato 4.8) ha scosso l’area alle 05:10, con epicentro a 3 km Sud/Ovest da Marradi e ipocentro a circa 8 km. L’evento è stato preceduto e seguito da diversi terremoti, a partire dalle 04:38.
Il terremoto più forte è stato avvertito in particolare dalla popolazione di Firenze, Forlì, Bologna, Cesena, Faenza, Imola, Borgo San Lorenzo, Ravenna, Rimini e Pesaro (dati servizio INGV “Hai Sentito il Terremoto”). Centinaia di persone si sono riversate in strada dopo il sisma. Non risultano al momento danni a persone o cose. “Stiamo verificando eventuali danni causati dalla forte scossa di terremoto avvertita in molte zone della Toscana. Al momento non risultato situazioni di particolare criticità. Continueranno i controlli agli edifici e strutture,” ha affermato il governatore Eugenio Giani.
La scossa principale è stata avvertita distintamente in varie zone della vicina Romagna colpita dall’alluvione di maggio, in particolari nelle zone interne delle province di Forli-Cesena e Ravenna. I vigili del fuoco di Forlì stanno facendo controlli per crepe in alcune case, al momento non risultano persone coinvolte. Molte le chiamate alla sala operativa di cittadini spaventati. Si stanno facendo verifiche su segnalazioni di danni. “Molte richieste da parte di cittadini spaventati, in corso alcune verifiche per delle crepe in abitazioni private, nessuna segnalazione di danni o persone coinvolte“: è quanto hanno reso noto i vigili del fuoco della provincia di Forlì-Cesena.
“C’è molta preoccupazione, tanta gente in strada, ma non si segnalano danni particolari. I vigili del fuoco stanno uscendo per le verifiche ma al momento non si segnalano criticità,” ha conferma a Rainews24 il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti.
Le scosse di terremoto hanno spaventato la popolazione di Marradi che è scesa per strada. È stato attivato il Centro operativo comunale. La Sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze, che sta monitorando la situazione, non ha ricevuto al momento segnalazioni di danni a cose e persone. Il sindaco di Marradi ha stabilito la chiusura della scuola in via precauzionale.
“Comunichiamo che a seguito del terremoto avvenuto durante la notte con epicentro nella zona di Marradi, e del perdurare dello sciame sismico, è stata disposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nel comune di Firenzuola in via precauzionale per la giornata di oggi,” ha annunciato il sindaco di Firenzuola (Firenze), Giampaolo Buti.
Stessa decisione per Borgo San Lorenzo. “A seguito delle scosse di terremoto che si sono verificate questa notte, e visto lo sciame sismico in atto, precauzionalmente tutte le scuole di ogni ordine e grado nel comune di Borgo San Lorenzo (dal nido alle superiori) resteranno chiuse” oggi, ha reso noto il sindaco Paolo Omoboni.
Tanta paura e scuole chiuse anche a Modigliana, comune del Forlivese martoriato dalle frane durante le alluvioni di maggio. Il sisma sull’Appennino tosco emiliano è stato avvertito con forza e le persone si sono riversate per le strade del borgo. “Sono uscito e mi sono mosso per il centro, invitando le persone a stare lontano dagli edifici,” ha raccontato all’ANSA il sindaco di Modigliana Jader Dardi. “Nel percorso che abbiamo fatto, dall’esterno non vedo situazioni di pericolo. Stiamo eseguendo verifiche e abbiamo adottato un’ordinanza di chiusura delle scuole, in attesa dei controlli. Ci mancava anche il terremoto, speriamo sia finita qui“.
Anche le scuole elementari e medie di Brisighella e Riolo Terme oggi rimarranno chiuse. Gli edifici scolastici degli altri Comuni dell’Unione della Romagna Faentina saranno aperti alle lezioni dopo che i tecnici hanno effettuato verifiche puntuali accertando che nessuna struttura ha subito danni.
“Sono in corso le verifiche su eventuali danni da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile – si legge in una nota del Dipartimento della Protezione Civile – L’evento sismico, con epicentro localizzato nel Comune di Marradi (FI), risulta avvertito dalla popolazione“.
“Non risultano danni importanti, c’è stata molta paura, con la gente in strada. Le verifiche continueranno per tutta la giornata, ma non ci risultano persone ferite né danni particolari“: è quanto ha dichiarato a Sky Tg24 il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Annunciati ritardi e cancellazioni sulla rete ferroviarie per verifiche di stabilità. In particolare due linee ferroviarie sono state interrotte: la tratta da Pontassieve a Borgo San Lorenzo e fra Firenze e Vaglia in direzione Faenza. Inoltre la linea dell’alta velocità è stata deviata sulla vecchia direttissima che transita da Prato.
Terremoto in Toscana, l’analisi INGV
“Nella zona interessata dall’evento di questa notte sono già stati localizzati altri eventi sismici,” ha spiegato l’INGV in una nota. Nella stessa area, alle 04:38, circa 30 minuti prima dell’evento principale, “la rete sismica ha registrato un terremoto di magnitudo Ml 3.3 mentre successivamente sono stati localizzati altri 25 eventi (alle ore 6:15) di magnitudo compresa tra 2.8 ed 1.1“.
La zona interessata da questa sequenza sismica “è caratterizzata da alta pericolosità sismica, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato“.
“Sono due i forti terremoti del passato più vicini all’area della sequenza sismica di queste ore, entrambi con epicentro nella zona del Mugello regione storica nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano a circa 25 km a nord di Firenze: l’evento del 13 giugno 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l’evento sismico del 29 giugno 1919 di magnitudo (Mw) 6.4,” hanno sottolineato gli espetti INGV.
In particolare “il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e anche uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell’Appennino settentrionale; la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell’Appennino”.
Come emerge dalla mappa della sismicità storica, “l’epicentro odierno risulta essere relativmente vicino anche ai terremoti dell’Appennino Tosco-Romagnolo in particolare al terremoto del 22 marzo 1661 Mw 6.05 e del 29 ottobre 1725 Mw 5.67 per i quali viene stimata valori di intensità macrosismica a Marradi pari all’VIII grado della scala MCS“. “Analizzando la sismicità recente in quest’area (30 km da Marradi) si sono verificati altri eventi di magnitudo superiore a 4.0 dal 2000 ad oggi“.
La mappa di scuotimento sismico (SHAKEMAP) dell’evento di oggi calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al V grado MCS.
L’evento sismico è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano,in Romagna, nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana. Risulta essere avvertito in un area compresa tra Perugia e Trento. Questi risentimenti sono confermati dalla mappa preliminare degli effetti del terremoto ricavate dai questionari (oltre 1000 alle 06.14) già inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it che è in continuo aggiornamento.