Il bradisismo nei Campi Flegrei. Cronistoria di eventi da 1982-84 a 8 Ottobre 2023

MeteoWeb

di Benedetto De Vivo* – Il 21 settembre 2020, in merito alle trivellazioni ad Agnano/Pisciarelli, intervenni sul MeteoWeb, con il contributo Campi Flegrei, trivellazioni ad Agnano e rischio sismico: http://www.meteoweb.eu/2020/09/campi-flegrei-trivellazioni-ad-agnano-e-rischio-sismico-4-senatori-chiedono-il-commissariamento-dellingv-in-unintricata-tela-di-conflitti-dinteresse/1479355/. In relazione a questo mio intervento, ribadisco e rimarco l’inammissibilità in un Paese Civile di incredibili, palesi, conflitti di interesse, in attività per le quali è in gioco la salvaguardia di cittadini che vivono a rischio sul territorio. Rimando alla lettura del mio intervento del 2020 per meglio inquadrare le cose alquanto assurde che si verificano nel nostro Paese. Quanto succedeva portò ad una interrogazione parlamentare dei Senatori Corrado, Romano, Trentacoste e Morra, del Gruppo M5S, presentata all’allora Ministro dell’Università e Ricerca, Prof. Gaetano Manfredi (ora Sindaco di Napoli, sostenuto in primis proprio dal M5S), in merito alla vicenda delle trivellazioni (Permesso di Ricerca Scarfoglio e Progetto GeoGrid) ad Agnano, le quali destarono forti preoccupazioni tra i residenti. In tali attività erano coinvolti i vertici dell’INGV di allora, del Centro di Competenza AMRA di Università di Napoli Federico II, del Comune di Pozzuoli, e della Regione Campania. Singolare il fatto che i 4 Senatori dei 5 Stelle presentavano un’interrogazione parlamentare indirizzandola ad uno degli attori, il Prof Gaetano Manfredi, della vicenda trivellazioni ad Agnano-Pisciarelli, al tempo Ministro dell’Università e Ricerca.

In seguito sono intervenuto sul bradisismo flegreo, fra il 2020 e il 2023, con un’altra serie di contributi, 1. nell’ottobre 2020 con il Prof. Giuseppe Rolandi: https://www.meteoweb.eu/2020/10/rischio-vulcanologico-somma-vesuvio-campi-flegrei-ecatombeeruzione/1495856/; 2. nell’aprile 2021 con la Prof. Annamaria Lima: https://www.meteoweb.eu/2021/04/ilbradisismo-flegreo-e-il-rischio-eruzione-nei-campi-flegrei/1660015/; 3. nel marzo 2022: https://www.meteoweb.eu/2022/03/il-bradisismo-flegreo-e-i-terremoti-nei-campi-flegrei/1776129/; 4. nel luglio 2023. https://www.meteoweb.eu/2023/07/bradisismo-flegreo-terremoti-campiflegrei/1001271140/ e 5. sempre nel luglio 2023: https://www.meteoweb.eu/2023/09/bradisismoconsiderazioni-protezione-civile-campi-flegrei/1001296819/ 6. nel settembre 2023: https://www.meteoweb.eu/2023/09/bradisismo-campi-flegrei-comunicazione-scientifica-liberta-pensiero/1001304852/).

Prima di discutere degli ultimi eventi e delle decisioni prese dal Governo in merito alla crisi in corso, illustro brevemente eventi della crisi della prima metà anni 80, che determinò decisioni giustificate da quanto si verificava con le scosse di terremoto associate al sollevamento del suolo. C’erano allora, come peraltro ancora oggi, interpretazioni scientifiche contrastanti sulle cause del bradisismo.

Le interpretazioni scientifiche diverse, erano del tutto legittime, in considerazione anche della novità del ritorno del bradisismo nei Campi Flegrei dopo un lungo periodo di assenza. Si era nella sostanza persa la memoria storica del ripetersi dell’evento nei secoli. Ma tale perdita di “memoria”, se giustificata nella popolazione non trovava giustificazione nella comunità scientifica delle Scienze della Terra. In ogni caso negli anni 80, c’erano essenzialmente in campo le interpretazioni dei Prof. A. Oliveri del Castillo, L. Casertano e T. Quagliariello e dei vulcanologi/geofisici napoletani, Prof, G. Luongo, P. Gasparini e altri. Nella sostanza Oliveri del Castillo, Casertano e Quagliariello sostenevano che il bradisismo fosse determinato NON dalla risalita del magma, ma da “pressione dei pori” dei prodotti vulcanici, mentre i vulcanologi/geofisici ritenevano che il sollevamento fosse determinato dal magma in risalita che come un “pistone” avrebbe determinato il sollevamento. Quindi nell’ipotesi di Oliveri del Castillo e altri (che non spiegavano comunque bene che cosa avrebbe determinato la pressione dei pori), sarebbe stata altamente improbabile una eruzione vulcanica, viceversa i vulcanologi/geofisici con ipotesi di un pistone di magma spingente dal basso, l’eruzione sarebbe stata imminente. All’epoca ero un giovane laureato, e onestamente, non avevo un mio punto di vista definito rispetto alle due interpretazioni divergenti. Successivamente dopo miei lunghi stages di ricerca negli USA, al contatto con magmatologi/vulcanologi/geofisici ed esperti di esplorazioni minerarie al massimo livello scientifico, incominciai a guardare al fenomeno bradisismico con un punto di vista ben definito. Punto di vista, che come Oliveri del Castillo e altri, mi portava ad escludere ipotesi di spinta di un presunto “pistone” magmatico che giustificasse il bradisismo. Semplicemente l’idea del pistone magmatico, rispetto alla cui esistenza non c’era e non c’è comunque nessuna evidenza scientificamente provata, era e rimane una mera ipotesi interpretativa. In ogni caso l’eventuale esistenza di tale pistone se può spiegare la risalita del suolo, NON spiegava e NON spiega assolutamente perché al bradisismo positivo segue invariabilmente una fase di bradisismo negativo (subsidenza del suolo). Da mie “lezioni” Americane, avevo ben chiaro che NON esistono “magmi ballerini”. Un magma se risale, produce un’eruzione… non è che si ferma, ci ripensa, e ritorna indietro in profondità. Sta di fatto che quello scontro di idee fra Oliveri del Castillo et al. e Luongo et al., era anche uno scontro di potere, assolutamente sbilanciato a sfavore di Oliveri del Castillo et al. In sintesi: Oliveri del Castillo et al furono ghettizzati e messi nell’angolo.

Cosa successe nel piano della Protezione Civile nel 1982-84? Sulla base del progredire delle scosse e dell’emergenza, si arrivò all’evacuazione del Rione Terra e dei cittadini puteolani, e alla costruzione della new town di Monteruscello. La costruzione però della new town a Monteruscello, era del tutto illogica rispetto a quanto si paventava potesse verificarsi, vale a dire un’eruzione vulcanica nell’area di Pozzuoli. Se questa si fosse verificata, allora la new town avrebbero dovuto costruirla minimo a 30 km di distanza da Pozzuoli e non certo all’interno dei Campi Flegrei stessi. Insomma, una pura assurdità tecnico-scientifica. Ma era giustificata l’evacuazione degli abitanti Pozzuoli per la crisi bradisismica in atto nel 1982-84? Nell’incertezza interpretativa del fenomeno di allora, certamente era giustificata, ma non con un trasferimento degli abitanti da Pozzuoli a Monteruscello. Ancora più assurda fu la decisione di consentire un grosso insediamento abitativo sul bordo del vulcano del cratere della Solfatara.

Fra 2006 e 2021, con gruppo di ricerca internazionale, abbiamo pubblicato una serie di lavori (De Vivo e Lima, 2006; Bodnar et al., 2007; Lima et al., 2009; De Vivo et al., 2009; Cannatelli et al, 2020; Lima et al., 2021) nei quali interpretiamo il bradisismo come un fenomeno periodico dovuto alla risalita di fluidi idrotermali che si originano dalla cristallizzazione del bordo del fronte del magma a circa 8 km di profondità, con il fronte del magma che migra sempre a maggiore profondità: il paradosso, rispetto all’idea del pistone magmatico, è che “il suolo si solleva, perché il fronte magmatico migra verso il basso… non verso l’alto” (vedi interventi 1-6 su MeteoWeb, in link in premessa). Nelle nostre pubblicazioni sopra riportate, calcoliamo sia il volume di fluidi prodotti dalla cristallizzazione magmatica che l’energia in gioco nell’intero processo. Con calcoli termodinamici (Lima et al., 2009) dimostriamo che l’energia in gioco è tale da giustificare il sollevamento degli interi Campi Flegrei di ben 40 metri. Cosa peraltro verificatasi in epoca passata; come testimoniato dal terrazzo marino di La Starza, che si ritrova esattamente 40 metri sopra l’attuale livello del mare.

Comunque in relazione a quanto da me dettagliatamente riportato nel primo  contributo citato del 2020, Campi Flegrei, trivellazioni ad Agnano e rischio sismico: http://www.meteoweb.eu/2020/09/campi-flegrei-trivellazioni-ad-agnano-e-rischio-sismico-4-senatori-chiedono-il-commissariamento-dellingv-in-unintricata-tela-di-conflitti-dinteresse/1479355/ riporto qui alcune considerazioni illuminanti, rispetto ad eventi che mi hanno riguardato anche personalmente. Nel gennaio 2018, dopo pochi mesi dal mio pensionamento dall’Università Napoli Federico II, fui contattato da un Professore della mia ex Università, che mi chiedeva la disponibilità come potenziale consulente di una iniziativa (della quale non mi veniva chiarito chi fosse il titolare) per effettuare un nuovo sondaggio geotermico, alternativo a quello che era stato fermato a Pisciarelli, al verificarsi dello sciame sismico (come anticipato dal Ricercatore di INGV, G. Chiodini). Il nuovo sondaggio sarebbe stato proposto, non più a Pisciarelli, ma nei pressi dell’area di Piscina Scandone. Declinai, gentilmente, la generosa offerta, spiegando che il sondaggio geotermico profondo, così come giustamente bloccato per area di Pisciarelli, NON doveva e poteva essere realizzato assolutamente nell’area urbana di Napoli, per il rischio enorme al quale avrebbe esposto milioni di cittadini. Nella sostanza ribadii semplicemente che non avevo cambiato idea rispetto alla mia opposizione ad un sondaggio geotermico che si era progettato ad Agnano/Pisciarelli. Ritenevo allora e continuo a pensare, che viceversa nei Campi Flegrei (e nell’area tirrenica di Campania e Lazio) ci sarebbe da sfruttare l’enorme potenziale di geotermia a bassa e media entalpia, con zero rischio per la popolazione e grande beneficio energetico per tutti. Chiesi al collega che mi faceva la “generosa” proposta: “Ma perché c’è questa fissazione di sviluppare energia geotermica classica in una area così altamente urbanizzata come quella Napoletana?”

Oggi, con la crisi in atto, sento interventi (che, in parte, possono essere anche condivisibili) degli stessi Ricercatori che sostenevano con vigore il progetto del sondaggio profondo, prima a Agnano/Pisciarelli, e poi altrove sempre in Zona Rossa in area urbana di Napoli, dimentichi delle loro temerarie iniziative per sondaggi profondi in aree urbane di Napoli. Forse chiedo troppo, ma un atto di contrizione rispetto al recente passato dovrebbero almeno tentare di manifestarlo… in uno con la ex giornalista (penso che fosse addetta stampa di OV/INGV), che mi additò come il “nemico dello sviluppo di Napoli” per la mia ferma opposizione all’esecuzione di sondaggio geotermico profondo ad Agnano/Pisciarelli.

Venendo alle attuali emergenza bradisismica e crisi sismica, ritengo che, sia corretto procedere, nell’immediato, ad una verifica dello stato dell’arte sulla staticità dell’edilizia pubblica e privata, evacuando le famiglie che abitano in costruzioni non sicure, e provvedendo nello stesso tempo ad interventi ingegneristici strutturali per messa in sicurezza di edifici. Sul lungo termine, invece, sarebbe assolutamente necessario: 1. Non incrementare ulteriormente la densità abitativa e non mettere in campo salvifici condoni edilizi (al massimo possibili solo per piccoli interventi su abitazioni esistenti, urbanisticamente legittime); 2. Costruire ampie vie di fuga, minimo a 4 corsie, che dalla Zona Rossa si dovrebbero diramare fuori dai Campi Flegrei. I cittadini dovrebbero potersi allontanare dalla Zona Rossa nel tempo massimo di 48-72 ore, per poi, eventualmente fare ritorno altrettanto velocemente alle loro abitazioni nel caso di falsi allarmi (che sono del tutto possibili). Come ho scritto in tante mie pubblicazioni su riviste e libri scientifici internazionali, i Campi Flegrei e il Vesuvio sono vulcani buoni, perché stanno dando tutto il tempo possibile a noi umani di provvedere ed operare in prevenzione e non in emergenza. Come saggiamente dettava Vegezio (si vis pacem, para bellum: se vuoi la pace, prepara la guerra)!

In uno scenario come quello sopra descritto, mi tocca leggere sulla stampa, che la nuova Amministrazione Comunale di Napoli, programma costruzioni residenziali nel sito industriale dismesso di Bagnoli, incluso completamente nella Zona Rossa dei Campi Flegrei. È pura follia, che ovviamente fa il paio, con la costruzione dell’Ospedale del Mare nella Zona Rossa del Vesuvio. Sempre sulla stampa, l’anno scorso avevo letto che si programmerebbe anche la costruzione del Nuovo Ospedale Santobono a fianco dell’Ospedale del Mare, naturalmente sempre in Zona Rossa del Vesuvio… Si aggiungerebbe follia a follia. Purtroppo non c’è limite né alla follia né alla cupidigia umana.

Concludo questo intervento con le conferme di INGV/Prot. Civile che nei propri puntuali comunicati ai cittadini sulla dinamica del bradisismo attesta che NON c’è alcuna evidenza di risalita di magma dalla profondità di circa 7/8 km verso la superficie. Questo è il dato critico più positivo che conferma la coerenza di nostro (mie e co-autori) modello interpretativo che non prevede il verificarsi di una eruzione catastrofica (come, purtroppo, annunciato da diversi catastrofisti). Il nostro modello interpretativo é illustrato nelle pubblicazioni scientifiche (De Vivo e Lima, 2006; Bodnar et al., 2007; Lima et al., 2009; De Vivo et al., 2009; Cannatelli et al, 2020; Lima et al., 2021) e negli interventi su MeteoWeb (1-6 riportati in premessa).

* Articolo di Benedetto De Vivo: Prof. Straordinario presso Univ. Telematica Pegaso, Napoli; Adjunct Prof: presso Virginia Tech, Blacksburg, VA, USA; Nanjing Univ, Nanchino, Cina; Hubei Polytechnic Univ, Huangshi, Cina; 2019 Gold Medal Award dell’Association of Applied Geochemistry. Già Prof. Univ. di Napoli Federico II

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