Clima, attivisti in sciopero della fame a Bologna: “la Regione si attivi”

"Sono disposto a privarmi del cibo, perché ho fame di giustizia climatica", dice Emiliano, uno degli attivisti in sciopero della fame a Bologna
MeteoWeb

Sciopero della fame per due giovani attivisti per il clima a Bologna. Emiliano, studente bolognese di 22 anni e attivista di Extinction Rebellion, è in sciopero della fame da più di una settimana. Dal 3 ottobre anche Sun, 21 anni, ha iniziato a digiunare. Gli attivisti rivolgono chiedono alla Regione Emilia Romagna che vengano presi provvedimenti urgenti e incisivi per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e la distruzione di suolo. Ogni giorno, dalle 17, i due giovani si recano in Piazza Maggiore per sedersi sotto la statua del Nettuno, con due grandi striscioni che recitano “Abbiamo fame di vita” e “Il sonno della Regione genera morti”.

Sono disposto a privarmi del cibo, perché ho fame di giustizia climatica. Chiedo che chi governa affronti con urgenza la crisi ecoclimatica e coinvolga i cittadini nel processo decisionale, attraverso l’istituzione di Assemblee Cittadine”, ha dichiarato Emiliano. Oltre 50 persone, fino ad oggi, hanno deciso di accompagnare i due giovani attivisti nello sciopero della fame, digiunando in solidarietà per un giorno.

Le richieste alla Regione – fanno sapere gli attivisti – sono il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica al 2030, e non al 2050, per mezzo di assemblee cittadine, una forma di democrazia deliberativa, che affianca la politica istituzionale. Si tratta di assemblee composte da cittadini, rappresentativi di ogni fascia sociale, con l’obiettivo di trovare una sintesi efficace dei diversi interessi espressi da settori sociali e produttivi differenti.

Condividi