Un’analisi di Arpa Piemonte indica che a fine settembre, quasi tutto il territorio regionale si trova in condizioni di normalità idrica. Unica eccezionale è il settore meridionale del Piemonte, dove viene indicata siccità moderata a livello locale. Marco Capra, Presidente di Cia Asti, si fa portavoce di decine di aziende localizzate a sud del Tanaro che chiedono aiuto all’assessore regionale all’Agricoltura e al Cibo, Marco Protopapa. “La situazione della siccità nel Sud Astigiano è gravissima, chiediamo interventi straordinari a supporto delle imprese che nel 2023, come già nel 2022, vedono fortemente ridotte o addirittura azzerate alcune produzioni“, chiede Capra. Gli areali più colpiti risultano essere l’Astigiano e l’Alessandrino, dove le colture fruttifere (in particolare nocciolo), viticole, cerealicole, orticole, proteiche, foraggere hanno subito drastiche diminuzioni delle rese.
Il caso di Nizza Monferrato è particolarmente esemplare. Il portale “Dati Meteo Asti”, analizzando le rilevazioni di Arpa Piemonte, segnala che negli ultimi tre anni la pioggia caduta in quel territorio è stata decisamente inferiore alla media del periodo 1991-2020, passando da 712 millimetri a 467,6mm (-34%) nel 2021, a 378mm (-47%) nel 2022 e a 268,3mm (-44%) tra gennaio e settembre 2023. “Nizza Monferrato è la località del Piemonte dove ha piovuto meno da inizio 2023 – riferisce Luca Leucci, Presidente dell’Associazione no profit Dati Meteo Asti, legata a Cia da un progetto di collaborazione – dal febbraio 2021 al settembre 2023 su 33 mesi solo 5 sono terminati con una quantità di pioggia lievemente superiore alla media, gli altri 28 hanno chiuso con deficit negativi, peraltro molto pesanti nella maggior parte dei casi. Negli ultimi 24 mesi sono caduti 806,9mm, manca quindi all’appello quasi la pioggia di un intero anno”.