Dopo gli incendi di ieri tra Tortolì e Villagrande Strisaili, in Ogliastra, si procede alle bonifiche e alla conta dei danni in Sardegna. Sono oltre 10 gli ettari andati in fumo a Villagrande a ridosso della diga di Santa Lucia, dove l’agriturismo Murtarba è stato lambito dalle fiamme e salvato dai Vigili del Fuoco. Diversi gli ettari distrutti dal fuoco a Tortolì, tra la zona industriale e Monte Attu: qui il rogo si è avvicinato pericolosamente a case e capannoni, fortunatamente senza provocare danni. Focolai sono anche scoppiati a Tertenia e Villagrande e in Baronia tra Capo Comino e Torpé.
Gli interventi degli uomini in campo – 10 squadre dei Vigili del Fuoco e cinque dell’agenzia Forestas, oltre a volontari e barraccelli – sono stati resi difficili dall’aridità del terreno e dal forte vento.
Dopo il sindaco di Siniscola, Gianluigi Farris, anche il collega di Villagrande Strisaili, Alessio Seoni, fa un appello alla Regione affinché venga ripristinato il servizio antincendio sospeso a settembre. “Condivido l’appello del sindaco di Siniscola e lo faccio mio – conferma all’ANSA Seoni -. Le condizioni meteorologiche sono cambiate, qui non piove da giugno, a parte qualche precipitazione sporadica, e visto le temperature di questi giorni bisogna attrezzarsi con forze in campo ben più consistenti”. “Stanotte – racconta il sindaco – a Villagrande abbiamo vissuto l’inferno con fiamme altissime a ridosso della diga di Santa Lucia. L’incendio è stato agevolato dal terreno secco e dal forte vento: sono andati in fumo almeno dieci ettari di oliveti e sugherete. Non possiamo permetterci questi danni, che solo per un soffio non hanno colpito anche le persone, bisogna intervenire subito”.