Uragano Otis in Messico: aumentano le vittime, ancora 53 dispersi

L'ultima vittima ritrovata dell’uragano Otis in Messico aveva solo due anni. Si teme per il settore agricolo del Paese
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Sale a 48 il bilancio dei morti lasciati da Otis, l’uragano che ha colpito la costa del Pacifico messicano il 25 ottobre, radendo al suolo la città di Acapulco. L’ultima vittima trovata dai gruppi di ricerca è una bambina di due anni. L’ufficio del procuratore di Guerrero ha informato che i gruppi di ricerca sono finalmente riusciti a trovare il corpo di Angelly, una bambina di soli due anni scomparsa dopo il passaggio dell’uragano. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, la casa della vittima è stata distrutta dal cedimento di una collina poco distante. Continuano invece le ricerche di altre 53 persone, riportate come scomparse dopo il passaggio dell’uragano.

Il passaggio dell’uragano Otis ha anche provocato danni ingenti al settore agricolo della regione. Secondo gli esperti, un terzo delle coltivazioni potrebbe essere a rischio. Il turismo rimane per l’economia locale la principale fonte di guadagni, tuttavia lo stato di Guerrero è il maggior produttore a livello nazionale di cocco e mango, e negli ultimi anni è arrivato a produrre un milione e mezzo di tonnellate di mais. Il Presidente dell’Unione messicana dei produttori agrochimici (Umffaac), Luis Eduardo González Cepeda, ha stimato che i danni potrebbero riguardare circa 300mila ettari, un terzo del totale. Per gli esperti del settore, l’uragano è arrivato in un momento già delicato a causa della siccità che ha colpito la regione negli ultimi mesi e la scarsa produttività del terreno di Guerrero. Ciò che preoccupa maggiormente l’Umffaac è la produzione di mais, destinata quasi esclusivamente al consumo locale e fondamentale per la cucina messicana.

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