COP28: gli USA non appoggiano il piano olandese per porre fine ai sussidi ai combustibili fossili

Tra i Paesi che hanno aderito alla coalizione per porre fine ai sussidi ai combustibili fossili ci sono Francia, Canada, Spagna e Austria, mentre mancano gli USA
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Gli Stati Uniti hanno rinunciato a una coalizione guidata dai Paesi Bassi che mira a eliminare gradualmente i sussidi ai combustibili fossili, iniziando a liberare i Paesi dagli accordi internazionali in cui sono integrati. Secondo una dichiarazione della coalizione lanciata alla COP28, la 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Dubai, circa il 50% dei sussidi governativi per petrolio, gas e carbone sono il risultato di patti globali, come quelli nel settore dell’aviazione e della navigazione marittima, che escludono i combustibili dalle tasse. I Paesi membri saranno tenuti a riferire l’importo dei sussidi prima del vertice del prossimo anno.

Secondo fonti a conoscenza della questione, i Paesi Bassi avrebbero spinto affinché gli Stati Uniti si unissero al gruppo. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ripetutamente insistito per eliminare una serie di incentivi fiscali per l’industria del petrolio e del gas, rilanciando una campagna lanciata dall’ex Presidente Barack Obama più di dieci anni fa. Ma l’impegno dipende dal sostegno del Congresso, molto diviso, ed è stato combattuto dai leader dell’industria petrolifera.

I Paesi Bassi sono stati in prima linea nella lotta ai sussidi per i combustibili fossili dopo aver calcolato i propri sussidi e scoperto che ammontavano a circa 40 miliardi di euro. Ora il Paese vuole che l’Unione Europea intraprenda la stessa valutazione come primo passo verso l’eliminazione graduale del sostegno ai combustibili fossili. Altri Paesi che hanno aderito alla coalizione includono Francia, Canada, Spagna e Austria. Il gruppo vuole coinvolgere organizzazioni internazionali come il Fondo monetario internazionale (FMI) e l’Organizzazione mondiale del commercio, nonché creare una metodologia comune per misurare il sostegno ai combustibili inquinanti.

Dobbiamo “rimuovere i dannosi sussidi ai combustibili fossili”, ha affermato Kristalina Georgieva, amministratore delegato del FMI, in un panel alla COP28. Il fondo stima che i sussidi globali ai combustibili fossili saliranno a 1,3 trilioni di dollari quest’anno.

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