Violenta mareggiata a Livorno: devastati gli storici bagni Pancaldi, danni per un milione | FOTO

La mareggiata, spinta da venti fino a 110km/h, ha distrutto molte cabine in muratura e provocato danni enormi agli storici bagni Pancaldi a Livorno
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La violenta mareggiata di ieri, sabato 2 dicembre, ha provocato danni ingentissimi agli storici stabilimenti balneari Pancaldi Acquaviva, sul lungomare di Livorno. La mareggiata, spinta da venti fino a 110km/h, ha distrutto molte cabine in muratura e provocato danni enormi ai solai della piscina in cemento, con panchine divelte, pezzi di spallette in cemento e mattoni divorate dal mare e lanciate contro le strutture. L’alta marea, inoltre, ha moltiplicato la potenza dirompente della mareggiata. La stima dei danni si aggira intorno al milione di euro, come ha sottolineato il proprietario Piero Bonaventura.

Oggi il sindaco di Livorno Luca Salvetti ha compiuto un sopralluogo: “la situazione è assolutamente preoccupante sia per la frequenza, ma anche per l’intensità di questi fenomeni a cui non siamo abituati”. “Ieri – ha proseguito il sindaco – abbiamo visto un’altra situazione che anche i più anziani dicono di non aver visto mai. Ora siamo a ragionare con i titolari degli stabilimenti balneari di ciò che è accaduto anche per testimoniarlo alla Regione e al governo, perché qui i fondi fino ad adesso stanziati prevedono danni per 20mila euro ma qui siamo in un altro mondo. E quindi andrà fatto un ragionamento serio per aiutare queste realtà”.

“Poi c’è l’aspetto del cambiamento generale del clima – ha aggiunto Salvetti – e del comportamento del mare e del vento. Siamo di fronte a situazioni che riguardano tutte le coste del Paese e il quadro è preoccupante e richiede un impegno diverso dal passato anche nello studio di quelli che potrebbero essere i lavori a mare per mitigare tutte le situazioni più complicate”. “Naturale che in questo tratto – ha concluso il sindaco – siamo chiamati ogni volta a intervenire e chiudere il viale Italia alla circolazione e per questo stiamo ragionando su una barriera che possa proteggere la Terrazza Mascagni dagli allagamenti. Ma quello che è accaduto ieri però va anche oltre e chi lavora sulle opere a mare deve pensare attentamente ad eventuali soluzioni: non penso che basti la classica barriera frangiflutti, qui c’è una situazione diversa che dobbiamo affrontare soprattutto per il futuro”.

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