Dall’alluvione in Libia al ciclone Freddy dei record, i 5 peggiori disastri meteo del 2023

Alluvioni, incendi, caldo record: uno sguardo a cinque dei disastri meteo di maggior impatto che abbiamo visto nel mondo nel 2023
MeteoWeb

Nel 2023, in tutto il mondo sono avvenuti tanti disastri meteo di vasta portata, tra cui la terribile alluvione in Libia e i tragici incendi delle Hawaii. Il 2023 è iniziato sfornando il ciclone tropicale più longevo mai registrato e si è concluso con l’alluvione più mortale mai vista in Africa, un tragico incendio che ha travolto un’intera comunità hawaiana e un caldo senza precedenti in uno dei deserti più caldi del mondo. Ecco uno sguardo a cinque dei disastri meteo di maggior impatto che abbiamo visto nel mondo nel 2023.

Una devastante alluvione ha ucciso migliaia di persone in Libia

ciclone daniel

Molti dei peggiori disastri naturali sono una combinazione di condizioni meteorologiche estreme e infrastrutture inadeguate. Le improvvise inondazioni mortali che hanno colpito la Libia settentrionale il 10 settembre 2023 sono state considerate le più mortali mai registrate in Africa, provocando oltre 4.000 morti e altre migliaia di dispersi. Il ciclone Daniel è diventato l’equivalente di una tempesta tropicale nel Mediterraneo meridionale durante la prima settimana di settembre. Il sistema ha toccato terra in Libia, inondando la regione arida con un enorme eccesso di piogge torrenziali.

Gran parte del deflusso è confluito nel Wadi Derna, un letto di fiume asciutto che si riempie solo dopo forti piogge. L’enorme mole di acqua ha premuto contro diverse dighe obsolete nella città portuale di Derna, che sono crollate rapidamente sotto la pressione, scaricando un letale muro d’acqua sulla città.

Il ciclone Freddy dei record

ciclone freddy

Il ciclone Freddy è stato un potente sistema tropicale nell’Oceano Indiano che ha spazzato via il precedente record di ciclone tropicale più longevo mai osservato. La tempesta è sopravvissuta sull’Oceano Indiano per ben cinque settimane e due giorni, dal 6 febbraio al 14 marzo, battendo di quasi una settimana il precedente record stabilito dall’uragano John nel 1994. Il tenace ciclone ha contribuito a inserire il 2023 nei registri come l’unico anno in cui abbiamo mai osservato almeno una tempesta di categoria 5 in ogni bacino oceanico tropicale.

Caldo storico e una rara tempesta tropicale negli Stati Uniti sudoccidentali

Il caldo estivo che ha arroventato il Sud-Ovest degli Stati Uniti settimana dopo settimana si è rivelato un’anomalia anche per uno dei luoghi più caldi della Terra. Cupole di calore persistenti hanno dominato la regione fino a luglio, consentendo alle massime diurne di salire fino a +50°C con le notti che scendevano a malapena sotto i +35°C.

Phoenix, in Arizona, ha registrato una temperatura massima di +43,3°C per 31 giorni consecutivi tra il 30 giugno e il 30 luglio, quasi raddoppiando la precedente striscia di caldo così intenso e ripetitivo. Ancora peggio, la minima notturna media a Phoenix è stata di +32,6°C, e per cinque giorni si è registrata una minima di +35°C o più alta.

Gli estremi spesso generano estremi, e ci è voluta una tempesta estrema per rompere il pattern senza precedenti di caldo soffocante. L’uragano Hilary ha tracciato un percorso insolito mentre correva lungo la penisola messicana della Baja California a metà agosto. Le temperature dell’acqua sono così fredde al largo della costa nordoccidentale del Messico che i sistemi tropicali di solito si dissipano in fretta molto prima che possano raggiungere la California. Hilary è riuscita a evitare l’acqua più fredda, il che le ha permesso di raggiungere la California come una tempesta tropicale. Questo ha portato alla prima allerta per tempesta tropicale mai emessa per Los Angeles. La tempesta ha fatto cadere la pioggia di un anno sui deserti dello stato.

uragano hilary

Un terribile incendio è diventato il peggior disastro naturale delle Hawaii

incendi hawaii maui
Foto Ansa

L’incendio più mortale dell’anno ha devastato una comunità a Maui, nelle Hawaii. Una siccità di lunga durata combinata con forti venti ha permesso che quest’estate si verificassero numerosi incendi sulle isole Hawaii. Uno di quegli incendi esplosivi ha devastato Lahaina di Maui, cogliendo i residenti quasi del tutto alla sprovvista con conseguenze terribili. Molte persone si sono gettate nell’oceano per sfuggire alle fiamme in rapido movimento, che hanno consumato la maggior parte delle case e delle attività commerciali della città in pochi minuti.

Il bilancio ufficiale delle vittime dell’incendio ammonta a 100, un bilancio tragico che rende l’evento il disastro naturale più mortale mai registrato nelle Hawaii. Quattro residenti sono rimasti dispersi per mesi dopo l’incendio.

Caldo senza precedenti nel Sud America

Mentre il mondo ha vissuto una febbre storica per gran parte del 2023, il Sud America probabilmente ha subito il peso maggiore del caldo più estremo dell’anno. Le temperature sono salite fino a +30°C in alcune parti del Sud America nei mesi di luglio e agosto, che è il cuore della stagione invernale dell’emisfero meridionale. Queste temperature sono state spesso più alte di oltre 20°C rispetto al normale, arrivando a battere i record di temperatura di tutti i tempi.

Il caldo senza precedenti è continuato in tutto il continente fino alla primavera. I termometri nel Brasile orientale hanno misurato temperature intorno ai +40°C a metà novembre. Una persona è addirittura morta a causa del caldo estremo di Rio de Janeiro mentre aspettava l’inizio di una tappa dell’Eras Tour di Taylor Swift, spingendo la cantante a posticipare la data.

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