“Senza petrolio ritorno alle caverne”: scoppia il caso sulle parole del Presidente della COP28

"Nessuna scienza dimostra che un'uscita dai combustibili fossili è necessaria per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C”, avrebbe detto Al Jaber alla COP28
MeteoWeb

Alla COP28 in corso a Dubai diventano un caso le parole di Sultan Al Jaber, Presidente della delegazione organizzatrice dell’evento. Il politico emiratino, infatti, si è espresso contro l’eliminazione dei combustibili fossili, uno degli obiettivi del summit, sostenendo che questo significherebbe “un ritorno al tempo delle caverne”. Le affermazioni sono state riportate dal Guardian e dall’organizzazione di giornalismo investigativo Centre for Climate Reporting, e sarebbero state pronunciate nel corso di una sessione dei lavori. “Nessuna scienza dimostra che un’uscita dai combustibili fossili è necessaria per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C sopra i livelli pre-industriali”, avrebbe sostenuto Al Jaber, aggiungendo che seguire quella strada non permetterebbe di perseguire uno sviluppo sostenibile: “a meno che – ha proseguito – qualcuno non voglia riportare il mondo indietro all’era delle caverne”.

“Affermazioni assolutamente preoccupanti e sull’orlo del negazionismo climatico“, le ha definite il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, noto invece per le sue affermazioni catastrofiste sul tema.

Al Jaber, inviato speciale degli Emirati Arabi per la lotta ai cambiamenti climatici, è da tempo nel mirino degli ambientalisti, e non solo, che lo accusano di conflitto di interessi, essendo il numero uno di Adnoc, la compagnia petrolifera statale.

Condividi