I telefoni ci spiano: conversazioni diventano opportunità di marketing

Chi l'avrebbe mai detto che il tuo smartphone potrebbe essere così "socievole" nel mondo della pubblicità personalizzata?
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“I telefoni ci ascoltano, ci spiano”: quante volte abbiamo sentito dire questa frase con la convinzione che fosse solo una bufala? Secondo l’azienda Cox Media Group (CMG), però, questa volta potrebbe essere più vera di quanto pensiamo! Niente paura, non si tratta di una nuova teoria cospirativa, ma della loro audace strategia di marketing chiamata “Active Listening“. Sì, hai capito bene: ascoltano attivamente le conversazioni attraverso i microfoni di smartphone, tablet, smart TV e altri dispositivi.

CMG promette di farlo in modo tutto legale, grazie al consenso che i consumatori fornirebbero durante gli aggiornamenti software o il download delle app. Ma, c’è il trucco: questa tecnologia dovrebbe aiutare le aziende a trovare potenziali clienti, analizzando le conversazioni in tempo reale entro un raggio di 10 o 20 miglia. Immagina, potrebbero capire meglio i comportamenti dei consumatori per fornire annunci personalizzati su TV in streaming, audio in streaming, siti web, YouTube e motori di ricerca.

Ovviamente, ci sono dubbi e preoccupazioni sulla trasparenza di CMG, che sembra essere un po’ vaga sui dettagli del processo. Alcuni addetti al marketing, spaventati da questa nuova idea di “ascolto attivo“, hanno persino disattivato il microfono sui loro dispositivi!

Nonostante la mancanza di chiarezza, CMG vanta un incredibile ritorno sugli investimenti e ha addirittura stretto partnership con giganti come Amazon, Microsoft e Google. 404 Media ha cercato risposte, ma le società partner sono rimaste silenziose riguardo alla consapevolezza di questa capacità o al suo utilizzo attivo.

Nonostante l’idea diffusa che i nostri dispositivi ci ascoltino, la verità è che registrare e decodificare ogni conversazione in tempo reale richiederebbe risorse enormi, nonché il rischio di problemi legali. In realtà, queste aziende analizzano una vasta quantità di dati, inclusi le tue ricerche e le tue preferenze, per mostrarti pubblicità mirate ai tuoi interessi. Chi l’avrebbe mai detto che il tuo smartphone potrebbe essere così “socievole” nel mondo della pubblicità personalizzata?

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