Il nuovo anno è iniziato in maniera drammatica in Giappone. Dopo il terremoto di magnitudo 7.5 che ha provocato almeno 55 morti e distruzione anche in un Paese preparato come il Giappone, un’altra tragedia ha scosso la nazione. In un incidente aereo avvenuto sulla pista dell’aeroporto di Tokyo Haneda, uno degli aeroporti più moderni e trafficati al mondo, hanno perso la vita 5 persone, ma il bilancio avrebbe potuto essere ben più grave. Secondo le prime ricostruzioni, l’Airbus A350 della Japan Airlines proveniente da Sapporo ha urtato in fase di atterraggio l’aereo a elica Bombardier DHC8 della Guardia Costiera, impegnato in una missione per la consegna di beni di soccorso alla popolazione colpita dal terremoto.
Dopo la collisione, l’Airbus A350, con 367 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio a bordo ha preso fuoco: le fiamme hanno avvolto rapidamente la fusoliera e il fumo ha iniziato ad uscire dai finestrini. Miracolosamente, tutte le persone a bordo sono riuscite a mettersi in salvo. Più triste il bilancio dell’aereo della Guardia Costiera: 5 persone sono morte, mentre il capitano è sopravvissuto allo schianto, pur riportando ferite gravi.
Come da procedura, funzionari del Ministero dei Trasporti stanno analizzando le comunicazioni tra la torre di controllo e i piloti dei due velivoli per stabilire esattamente cosa non ha funzionato, portando all’incidente che avrebbe potuto rappresentare un’altra tragedia nel Paese già colpito dal terremoto.
L’ultimo incidente aereo in Giappone nel 1985
L’ultimo incidente aereo in Giappone risale al 1985, quando un jumbo jet della JAL partito da Tokyo e diretto a Osaka si schiantò a metà strada nella prefettura di Gunma, uccidendo tutti le 520 persone a bordo. È ancora oggi uno dei peggiori disastri dell’aviazione civile moderna, servito come spartiacque per il potenziamento dei criteri di sicurezza moderni.