Dopo l’alluvione di maggio in Emilia Romagna, sono “tantissime le frane innescate in Appennino, come dimostra la zona attorno a Predappio, nel Forlivese: oltre 8mila quelle mappate in questi tre Comuni, più di 1.800 hanno un’estensione superiore ai mille metri quadrati”. Lo ha detto il vicepresidente dell’Emilia Romagna Irene Priolo a margine oggi del sopralluogo in provincia di Forlì-Cesena nei comuni di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Rocca San Casciano e Predappio insieme al Commissario Figliuolo. “Molto è stato fatto e continuiamo a fare: i piani speciali partiranno proprio da quello del dissesto, principale innesco dei fenomeni di maggio“, ha aggiunto Priolo.
In queste tre località, gli interventi – tra somme urgenze e nuove somme urgenze – sono in tutto tre, per 93mila euro. Due nel territorio di Rocca San Casciano, per quasi 832mila euro; 20 a Predappio, per 9 milioni 100mila euro. Quanto agli interventi sui corsi d’acqua, sono tre quelli in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile: uno interessa Castrocaro Terme e Terra del Sole, per un costo complessivo di 2 milioni 500mila euro (sul 2024) e riguarda il completamento del rinforzo del sistema arginale del Montone con interventi di miglioramento delle condizioni di deflusso. Gli altri due sono nel territorio di Predappio (per 3 milioni 450mila euro): completamento del consolidamento del versante franato in alveo del torrente Rabbi in località Trivella e interventi urgenti di ripristino, consolidamento e mitigazione del rischio idrogeologico abitato di Predappio Alta.