Alper Gezeravci vola verso lo spazio, Erdogan: “eroico pilota turco”

"Il nostro astronauta rappresenta al meglio la Turchia che cresce, che diventa sempre più forte e decisa"
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Il primo astronauta nella storia della Turchia, Alper Gezeravci, partirà oggi alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Una missione che prende il via con gli immancabili auguri del presidente Recep Tayyip Erdogan, anche perché lo spazio era forse l’ultimo posto dove il leader turco non era riuscito a far sentire la voce, il peso e l’influenza delle proprie ambizioni.

Erdogan aveva approfittato della missione di Gezeravci per presentare l’astronauta e colonnello dell’aeronautica turca nei giorni delle elezioni che ne hanno decretato la riconferma lo scorso maggio. “Un eroico pilota turco“, aveva definito il 43enne pilota che per 21 anni ha servito nell’aeronautica di Ankara ed è in attesa di unirsi ai colleghi italiani, spagnoli e svedesi.

Il viaggio di Alper Gezeravci: il sogno turco

Partirà su un missile della compagnia privata Axiom Space, al terzo volo in collaborazione con la Nasa. “Sono pronto a portare il sogno dei turchi fin nello spazio, questa missione non è un punto d’arrivo, ma un modo per raggiungere i nostri obiettivi di ricerca“, ha dichiarato l’astronauta all’agenzia di stato Anadolu. La partecipazione di un Gezeravci, la prima nella storia, ha ovviamente inorgoglito il presidente turco, che ha trovato un facile argomento con cui stuzzicare le sempre sensibili corde del sentimento nazionalista del proprio Paese.

Il nostro astronauta rappresenta al meglio la Turchia che cresce, che diventa sempre più forte e decisa“, ha detto Erdogan.

Parole che servono a inorgoglire un Paese innamorato della propria bandiera e che ora gongola all’idea di vedere la mezzaluna e la stella addirittura nello spazio. Un risultato importante, ennesima prova dei passi da gigante che la Turchia ha compiuto in ambito aerospaziale.

Progressi certificati dall’irruzione sulla scena mondiale dei droni turchi da combattimento, velivoli dalle prestazioni straordinarie che ormai volano dall’Europa all’Africa, dal Medio Oriente al Caucaso. Sviluppo di software, aviazione, viaggi spaziali e difesa sono settori strettamente interconnessi, tuttavia i risultati raggiunti non hanno inciso sulla crisi economica che ormai da anni attanaglia il Paese. Dopo essere schizzata alle stelle l’inflazione sembra essersi ora arrestata, così come il collasso della lira turca, momentaneamente stabilizzatasi dopo una drammatica perdita di valore andata avanti per anni.

Il viaggio nello spazio di Gezeravci però inorgoglisce, alimenta la retorica nazionalista e allontana il Paese dai problemi della vita di tutti i giorni. “Siamo dinanzi a un evento storico, la conferma dei nostri progressi tecnologici e un motivo d’orgoglio per la nostra gente. La Turchia darà il proprio contributo in una collaborazione internazionale per una nuova era di innovazione“, ha detto Halit Mihrametoglu, direttore del programma di formazione aeronautica presso il centro Gokmen di Bursa. “In passato ile missioni spaziali erano riservate a un club molto ristretto. Ora è il turno della Turchia“, ha rivendicato Mihrametoglu.

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