Nel 2024, uno dei fattori di rischio rilevanti è rappresentato da El Niño, un fenomeno climatico ciclico capace di generare condizioni meteorologiche estreme. Secondo un documento di lavoro del Parlamento europeo, la presenza di El Niño durante l’anno è da monitorare attentamente in quanto può disturbare il normale andamento delle precipitazioni a livello globale, influenzando significativamente la produzione alimentare in diverse parti del mondo.
Il documento sottolinea che le condizioni meteorologiche giocano un ruolo chiave nella determinazione della produttività agricola e avverte che El Niño potrebbe causare interruzioni nelle normali piogge. Questa alterazione potrebbe condurre alla carenza d’acqua, con conseguente perdita dei raccolti e dei pascoli, riduzione dei rendimenti agricoli e un aumento sia della frequenza che della gravità degli incendi. Al contrario, piogge eccessive provocate da El Niño potrebbero distruggere raccolti e infrastrutture critiche.
Nel corso del 2024, El Niño potrebbe anche impattare sulle reti logistiche internazionali, come nel caso del Canale di Panama, aumentando i prezzi dell’energia e dei fattori di produzione agricoli. Il documento avverte inoltre sulla dipendenza del settore zootecnico dell’Unione Europea dalle importazioni di proteine e suggerisce che gli effetti potenziali di El Niño sulla produzione di soia potrebbero riflettersi sui prezzi della carne e dei latticini nell’UE. Pertanto, la necessità di monitorare attentamente questo fenomeno climatico ciclico è fondamentale per prevenire e gestire possibili impatti negativi su scala globale ed europea.