La vasta area metropolitana di Città del Messico, con una popolazione di circa 22 milioni di abitanti, si trova ad affrontare una crisi idrica senza precedenti nel 2024, a causa della persistente siccità che ha caratterizzato l’ultimo decennio. Il Sistema Cutzamala, principale fornitore d’acqua che copre un terzo del fabbisogno dei residenti, versa in uno stato di emergenza a causa della mancanza di precipitazioni, innescando così l’allerta delle autorità della regione.
Il governo di Città del Messico ha dichiarato giorni fa la necessità di rivedere il modello di consumo dell’acqua, in risposta alla segnalazione della Commissione nazionale governativa (Conagua) riguardante una nuova riduzione della fornitura proveniente da Cutzamala. Nel giro di due mesi, la capitale ha subito l’interruzione della consueta fornitura di 3.800 litri al secondo proveniente da dighe cruciali come El Bosque, Valle de Bravo e Villa Victoria, le cui riserve attuali si attestano al 40%.
Di conseguenza, è stato lanciato un appello ai gestori di campi da golf, centri sportivi e grandi giardini affinché evitino l’irrigazione con acqua potabile. Rafael Carmona, responsabile del Sistema idrico (Sacmex), ha sottolineato l’importanza di dare priorità al consumo umano e garantire la disponibilità di acqua per scopi essenziali. La situazione mette in evidenza la necessità di un cambiamento nel modo in cui l’acqua viene utilizzata, evidenziando l’urgenza di adottare misure concrete per affrontare la crisi idrica imminente.