Quali orizzonti aprirà l’ELT dell’ESO, la “Macchina del Tempo” più grande del mondo

Con i suoi 39 metri di specchio primario, l'ELT diventerà il più grande telescopio nella banda ottica e infrarossa
MeteoWeb

Il ricco programma di eventi della mostra dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) “Macchine del tempo” prosegue, il giorno 1° febbraio alle ore 18:30, con un incontro presso la Sala Auditorium di Palazzo Esposizioni Roma durante il quale scopriremo quale sarà la macchina del tempo del futuro: l’Extremely Large Telescope (ELT). A parlare di questo incredibile telescopio, in fase di costruzione nel deserto cileno di Atacama, sarà Roberto Tamai, Programme Manager a ESO dell’ELT.

Lo hanno definito “il più grande occhio sul cielo del mondo”, perché con i suoi 39 metri di specchio primario l’Extremely Large Telescope diventerà, una volta ultimato, il più grande telescopio nella banda ottica e infrarossa. Unendo dimensioni senza precedenti e una serie di strumenti all’avanguardia in grado di garantire un’ampia gamma di possibilità scientifiche, l’ELT ci permetterà di realizzare un enorme passo in avanti nella nostra conoscenza dell’Universo.

“Macchine del Tempo” è promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo, ideata e realizzata da INAF in collaborazione con Pleiadi, e prodotta con il contributo di Azienda Speciale Palaexpo.

Nel corso della mostra si terranno presso Palazzo Esposizioni Roma una serie di incontri che permetteranno ai visitatori di conoscere più da vicino lo stato dell’arte della ricerca in campo astrofisico, senza tralasciare le contaminazioni artistiche e culturali. Si alterneranno aperitivi scientifici, che vedranno protagonisti i ricercatori dell’INAF, dibattiti con alcuni dei più importanti rappresentanti dell’avventura spaziale e astronomica, e intellettuali provenienti dal mondo umanistico, nonché spettacoli teatrali, comici e gare di poetry slam.

Condividi