Hubble, 100 ore nel “nulla”: il caso che ha cambiato l’astronomia

"Non sapevamo cosa ci fosse, e questo era lo scopo dell'osservazione"
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Nel lontano 1994, l’astronomia subì una svolta epocale grazie a un audace esperimento condotto da Robert Williams, il direttore dell’Istituto di Scienza del Telescopio Spaziale Hubble a Baltimora, Maryland. L’evento avrebbe portato alla creazione del Campo Profondo di Hubble, un’osservazione che avrebbe cambiato per sempre la nostra comprensione dell’universo.

Nessuno credeva in Hubble

Al momento del lancio del Telescopio Spaziale Hubble nel 1990, le sue capacità non erano del tutto chiare. Gli astronomi, ancorati alle precedenti esperienze con telescopi terrestri, erano incerti sulle estensioni della sua portata visiva. Un articolo di John Bahcall, un influente astronomo dell’epoca, affermava che Hubble non sarebbe stato in grado di vedere galassie remote mai osservate prima dai telescopi terrestri.

Osservare il “nulla” per 100 ore

Williams non si accontentò di queste previsioni conservatrici. Basandosi sulla fiducia nei dati provenienti dalla fotocamera di Hubble, decise di sfidare il paradigma esistente. La sua decisione fu audace: puntare il telescopio verso un angolo apparentemente vuoto del cielo per ben 100 ore.

Il punto scelto era nelle vicinanze del Grande Carro, nella costellazione dell’Orsa Maggiore. Una zona che sembrava priva di stelle luminose e altri oggetti che potessero disturbare l’osservazione. Quella scelta di Williams avrebbe rivelato un panorama celeste che avrebbe cambiato il corso della ricerca astronomica.

L’obiettivo di Williams era chiaro: “Non sapevamo cosa ci fosse, e questo era lo scopo dell’osservazione, fondamentalmente – ottenere un campione del nucleo dell’universo“. La durata prolungata dell’esposizione avrebbe permesso al telescopio di catturare dettagli sottili e deboli nel cosmo, portando alla luce eventi e oggetti distanti miliardi di anni luce.

Il risultato di questo straordinario esperimento fu il Campo Profondo di Hubble, un’immagine che svelò una realtà cosmica sorprendente e inaspettata. Contrariamente alle aspettative, quel supposto vuoto cosmico era in realtà un calderone di attività galattica. Galassie, molte delle quali invisibili ai telescopi terrestri, popolavano quella porzione di cielo, fornendo una finestra senza precedenti sul passato distante dell’universo.

Il Campo Profondo di Hubble

Il Campo Profondo di Hubble ci ha regalato una prospettiva unica e senza precedenti del cosmo, aprendo una finestra temporale che si estende indietro di miliardi di anni. L’immagine è diventata un’icona nella storia dell’astronomia, incorniciando il nostro ruolo nel vasto spettacolo dell’universo.

Dobbiamo esprimere un grazie sentito al Telescopio Spaziale Hubble e al suo visionario direttore Robert Williams. Il loro coraggio e la loro determinazione hanno consentito a un piccolo punto nel cielo di diventare una porta aperta sul passato, rivelando la bellezza e la complessità del nostro universo in modi che nessuno avrebbe mai immaginato possibili. Grazie, Hubble, per averci mostrato la profondità nascosta del cosmo e per averci insegnato che, a volte, è proprio nell’apparente vuoto che si nascondono i segreti più sorprendenti.

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