Incidente nello Stretto di Messina, traghetto urta il molo di Villa San Giovanni: traffico nel caos

Incidente nello Stretto di Messina, traghetto della Caronte & Tourist urta gli scogli del molo per un guasto al motore. I dettagli
MeteoWeb

Trasporti nel caos questa mattina nello Stretto di Messina per l’incidente occorso ad una delle navi più importanti della flotta della Caronte & Tourist, la società privata che si occupa del traghettamento tra Calabria e Sicilia. Il traghetto “Telepass”, infatti, ha urtato contro gli scogli artificiali che delimitano il molo degli approdi di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) alle 08:41, subito dopo la partenza verso Messina dove sarebbe dovuto arrivare alle 09:05. L’impatto ha provocato un rumore sordo a bordo che ha creato un po’ di apprensione nei passeggeri, prontamente tranquillizzati dall’equipaggio.

Il comandante ha provato a condurre il traghetto in mare, ma evidentemente non era possibile proseguire la navigazione. Il mezzo è rimasto circa 20 minuti in stallo nelle acque appena fuori il porto di Villa San Giovanni, per poi tornare indietro nello stesso approdo di partenza sulla costa calabrese dove i numerosi passeggeri a bordo sono rimasti bloccati sulla nave fino alle 09:55 quando sono scesi e hanno potuto prendere un altro traghetto diretto a Messina.

I passeggeri coinvolti nell’incidente, fortunatamente, non hanno avuto alcuna conseguenza fisica ma hanno raggiunto Messina alle 10:35, con un’ora e mezza di ritardo rispetto alla tabella di marcia, compromettendo appuntamenti di lavoro e un’organizzazione di tutta la giornata. In molti hanno chiesto il rimborso del biglietto. Da specificare che il traghettamento dello Stretto è già molto impegnativo di per sè, soprattutto per chi lo pratica quotidianamente o periodicamente da pendolare o lavoratore. Per attraversare tre chilometri di mare, dal momento in cui si abbandona l’autostrada per raggiungere gli approdi da una delle due sponde finché non si arriva di nuovo in autostrada dall’altro lato dello Stretto, nella migliore delle ipotesi (nave subito pronta alla partenza all’arrivo del viaggiatore) c’è un tragitto complessivo di un’ora e 15 minuti tra svincolo, imbarco, traversata, sbarco, uscita dagli approdi e ritorno in autostrada. Con l’ora e 30 di ritardo di stamani, i passeggeri che si trovavano a bordo del Telepass hanno impiegato due ore e 45 minuti a percorrere tre chilometri. Quelli che con il Ponte sullo Stretto, appunto, sarebbero tre chilometri di autostrada da percorrere in meno di due minuti ad andatura turistica.

Sulle cause dell’incidente, la Caronte & Tourist con una nota ufficiale ha spiegato che il traghetto “ha avuto un’avaria al motore non appena lasciato l’ormeggio. La nave, nel rientrare, ha impattato lievemente con il molo, fatto che ha tuttavia causato danni irrilevanti e nessun rischio per persone e mezzi. L’equipaggio ha prontamente gestito la situazione, i passeggeri hanno dunque atteso i tempi tecnici di manovra e sono stati trasbordati su un’altra nave che li ha condotti regolarmente a Messina. La nave Telepass rimarrà ferma nelle prossime ore per le opportune verifiche“.

Le condizioni meteorologiche sono assolutamente tranquille oggi nello Stretto di Messina: il cielo è coperto ma il vento è assente e il mare è piatto. L’incidente odierno testimonia ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, quanto il Ponte sullo Stretto sia un’infrastruttura fondamentale per portare il Sud Italia fuori dal medioevo infrastrutturale in cui si trova.

Condividi