INGV: “continua il degassamento variabile sull’Etna”

Gli scenari attesi sull’Etna indicano una "attività vulcanica caratterizzata da degassamento e occasionale\discontinua attività esplosiva dai crateri sommitali”
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Continua ad essere caratterizzato da degassamento a regime variabile principalmente a carico del Cratere Bocca Nuova e secondariamente dal Cratere di Sud-Est – come osservato ormai dall’inizio del mese di gennaio 2024 – lo stato di attività dell’Etna. È quanto afferma nel bollettino settimanale l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania in merito alla settimana dal 22 al 28 gennaio scorsi. “Contrariamente a quanto notato precedentemente, alla Bocca Nuova non sono stati riscontrati i bagliori che hanno caratterizzato in maniera variabile questo cratere da luglio 2023. Questa luminosità osservabile durante le ore notturne era associata all’alta temperatura dei gas caldi emessi con uno stile impulsivo. Per ciò che riguarda il Cratere Voragine e il Cratere di Nord-Est, permangono occlusi con un contenuto e circoscritto degassamento prodotto da modeste aree fumaroliche”, si legge ancora nel bollettino.

Per quanto riguarda gli scenari attesi, gli esperti dell’INGV parlano di una “attività vulcanica caratterizzata da degassamento e occasionale\discontinua attività esplosiva dai crateri sommitali, eventualmente associata a formazione di nubi di cenere con rapida dispersione in area sommitale e ricaduta di prodotti piroclastici nell’area craterica. Non è possibile escludere un’evoluzione dei fenomeni verso un’attività più energetica“. Gli esperti hanno osservato una “attività di degassamento al Cratere Bocca Nuova e al Cratere di Sud-Est; bassa attività sismica da fratturazione; ampiezza media del tremore vulcanico sul livello medio; attività infrasonica moderata con sorgenti localizzate in corrispondenza del cratere Bocca Nuova”.

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