IT-Alert: il 26 gennaio test “collasso grandi dighe” in Sicilia e Valle d’Aosta

Il messaggio di test arriverà sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target
MeteoWeb

Previsti anche nei prossimi giorni nuovi test nell’ambito della sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-Alert, relativa alla fase dedicata a scenari di rischio specifici e su porzioni ridotte e circoscritte di territorio. La prima fase di test del 2024 si svolgerà fino al 26 gennaio, con test di invio del messaggio in parte dei territori di 12 regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano.

Gli scenari di rischio sono tre:
▪  Collasso di una grande diga in Campania, Sicilia, Valle D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano;
▪  Incidente rilevante in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli – Venezia Giulia, Sardegna e Toscana;
▪  Incidente nucleare in Piemonte;

L’attività di sperimentazione che sarà messa in campo ha un doppio obiettivo: sperimentare IT-Alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio e incentivare la familiarizzazione con la ricezione del messaggio con testo declinato in base al rischio specifico e all’area interessata. Il tutto si inserisce nella cornice più ampia del processo di avvicinamento alla possibile messa in operatività del sistema di allarme pubblico, come previsto dalla Direttiva del 7 febbraio 2023.

Nei giorni dei test, dall’homepage del sito si accederà a una pagina dedicata dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale per quel determinato rischio e le informazioni sul caso specifico. Sull’homepage sarà presente anche il link al questionario che, come per i precedenti test, tutti coloro che si troveranno nei territori coinvolti saranno invitati a compilare per contribuire a implementare il sistema. Coloro che, pur trovandosi nell’area interessata dal test, non dovessero ricevere alcuna notifica di IT-Alert, potranno compilarlo ugualmente per segnalare tale mancanza.

Il messaggio di test arriverà sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nelle aree target. Per quanto riguarda la giornata del 26 gennaio, alle 12:00, i dispositivi delle zone interessate ricederanno un messaggio per “Collasso grandi dighe“, ecco dove:

  • Regione Sicilia – Diga di Ancipa – Centuripe, Troina (EN); Cesarò, San Teodoro (ME); Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Catania, Motta, Paternò, Randazzo, Sant’Anastasia (CT)
  • Regione Valle D’Aosta – Diga di Beauregard – Arvier, Valgrisenche e Villeneuve

Per approfondimenti consigliamo di visitare www.it-alert.gov.it.

Cosa si intende per “collasso di una grande diga”

Per “collasso di una grande diga” si intende il collasso dello sbarramento della struttura della diga stessa o la comparsa di danni alla diga o di fenomeni franosi che determinano il rilascio incontrollato di acqua, tali da indurre ragionevolmente ad ipotizzare l’accadimento di un evento catastrofico, che provoca generalmente un’onda di piena e la conseguente inondazione delle aree situate a valle. Le grandi dighe sono così regolamentate dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2014 inerente a “Indirizzi operativi inerenti all’attività di protezione civile nell’ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe”.

Quando si verifica un rischio connesso alla tenuta strutturale di una grande diga si parla di “rischio diga”, che prevede quattro fasi di allerta (preallerta, vigilanza rinforzata, pericolo e collasso).

Ciascuna grande diga deve disporre di un Documento di Protezione Civile (DP) che contiene le condizioni specifiche per l’attivazione del sistema di protezione civile, le comunicazioni e le procedure tecnico-amministrative da attuare in relazione alla tipologia di allerta e di un Piano di Emergenza Diga (PED), che riporta le aree potenzialmente interessate dall’onda di piena originata dall’ipotetico collasso dello sbarramento e definisce le strategie operative e il modello d’intervento per fronteggiare una situazione di emergenza.

IT-Alert si attiverebbe in caso di collasso di una grande diga, cioè uno sbarramento di ritenuta che supera i 15 metri di altezza o che determina un volume di invaso superiore a 1.000.000 di metri cubi.

Il messaggio

In caso di reale pericolo per il collasso di una grande diga, i cellulari presenti nei comuni potenzialmente interessati dall’onda di piena riceveranno un messaggio IT-Alert di questo tipo:
Allarme Protezione Civile GG/MM/AA ore 00:00 – COLLASSO DIGA XYZ nel Comune di XYZ (PROVINCIA): possibile alluvione improvvisa. ALLONTANATI DAI CORSI D’ACQUA e raggiungi zone elevate. Tieniti aggiornato e segui le indicazioni delle autorità“.

Si evidenzia comunque che potrebbero esserci dispositivi presenti in zone interessate dall’emergenza che non riceveranno il messaggio. Ciò è dovuto a uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast, quello dell’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi.

Condividi