Il Giappone ha diffuso una nuova epica foto che entrerà nella storia dell’esplorazione spaziale. Il 19 gennaio, il lander SLIM è atterrato sulla Luna, rendendo il Paese la 5ª nazione al mondo ad effettuare un delicato atterraggio lunare. La nuova immagine fornisce la prova visiva di tale successo, mostrando la SLIM appoggiato sul terreno grigio. Lo scatto, rilasciato dall’Agenzia spaziale giapponese JAXA, è stata scattata da un robot a forma di palla chiamato LEV-2 (“Lunar Exploration Vehicle-2”), noto anche come SORA-Q, uno dei due piccoli rover che sono volati sulla Luna a bordo di SLIM. “SORA-Q è diventato il primo robot giapponese a atterrare sulla Luna e scattare foto,” ha dichiarato Kintaro Toyama, presidente e direttore rappresentativo dell’azienda giapponese di giocattoli Takara Tomy, che ha sviluppato LEV-2 insieme a JAXA, Sony e l’Università Doshisha.
“Questo successo è merito di tutte le persone coinvolte e di tutti coloro che ci hanno sostenuto mentre perseguivamo insieme i nostri sogni,” ha sottolineato Toyama. “Grazie dal profondo del mio cuore“.
SLIM e gli atterraggi super-precisi
La SLIM (acronimo di “Smart Lander for Investigating Moon”) è lander dimostrativo progettato per, appunto, dimostrare la tecnologia necessaria per atterraggi super-precisi. È stata lanciata lo scorso settembre insieme a un telescopio spaziale a raggi X chiamato XRISM, che si è posizionato in orbita terrestre bassa.
SLIM ha raggiunto l’orbita lunare il giorno di Natale, per poi compiere la sua storica discesa sulla superficie lunare il 19 gennaio. Tuttavia, le cose non sono andate completamente secondo i piani quel giorno: i gestori non sono riusciti a confermare immediatamente il suo stato dopo l’atterraggio e hanno alla fine stabilito che i suoi pannelli solari non stavano generando elettricità.
SLIM atterrato “di testa”
La foto appena pubblicata mostra il motivo per cui i pannelli solari del lander non hanno generato elettricità: è atterrato “sulla testa”, e non era questo l’orientamento desiderato. Quindi, il lander non è stato in grado di raccogliere la luce solare come previsto. Appare posato su un fianco e a creare difficoltà sarebbe stata la perdita di un ugello a 55 metri di altezza. Un problema che gli ha comunque permesso di scendere ad appena 55 metri circa dal sito prescelto.
Il fatto che la foto sia arrivata al centro di controllo della missione dimostra che i mini-rover – LEV-2 e LEV-1 – rilasciati da SLIM durante la discesa, hanno operato con successo sulla superficie lunare. “Questa immagine è stata trasferita a terra tramite LEV-1, e è stato confermato che la funzione di comunicazione tra LEV-1 e LEV-2 funzionava normalmente,” hanno scritto gli ufficiali JAXA.
“Inoltre, poiché LEV-2 si è deformato dalla sua forma sferica, siamo stati anche in grado di confermare che è stato rilasciato con successo e ha guidato sulla superficie lunare dopo essere stato liberato da SLIM,” hanno aggiunto. LEV-2, grande come una palla da tennis, è stato progettato per trasformarsi da forma sferica in due metà e quindi muoversi sulla Luna.
Il possibile recupero
Lunedì scorso la JAXA ha dichiarato che SLIM rimane funzionante, seppur in silenzio, sulla superficie lunare, e i suoi gestori si stanno preparando per un possibile recupero del lander.
Il team di missione nutre ancora qualche speranza per un revival della SLIM, almeno fino al 1° febbraio, quando il sole si abbasserà sul sito di atterraggio della sonda, ha spiegato Dawoon Jung, ingegnere presso l’Istituto di Ricerca Aerospaziale della Corea.
Indipendentemente da ciò che accadrà d’ora in poi, comunque, il Giappone può ora vantare una presenza sulla superficie lunare, grazie alla SLIM e ai suoi 2 piccoli compagni di viaggio.