Il lander lunare Peregrine si trova a meno di 50.000 chilometri dalla Terra e prosegue il suo rientro controllato secondo la traiettoria stabilita, che dovrebbe portarlo a distruggersi in atmosfera in una zona di sicurezza sopra il Pacifico meridionale intorno alle 22 ora italiana. Lo rende noto l’azienda che lo ha costruito, l’americana Astrobotic, nel suo ultimo aggiornamento pubblicato sulla piattaforma X. “Il veicolo è stabile, operativo e reattivo“, scrivono gli esperti di Astrobotic. “Rimaniamo in contatto con le autorità governative per tenerle informate della posizione del veicolo e della traiettoria pianificata, che rimane immutata”. Allo stato attuale, il veicolo è rimasto operativo nello spazio per oltre 10 giorni, comunica Astrobotic.
Con il post, è stata pubblicata anche un’immagine della Terra ripresa da Peregrine questa mattina e dedicata a tutti coloro che hanno collaborato alla missione. Se fosse riuscito a portare a termine la missione, Peregrine sarebbe diventato il primo lander privato ad atterrare sulla Luna.
Il lander lunare Peregrine
Peregrine è stato lanciato l’8 gennaio nella prima missione mai realizzata con il razzo Vulcan Centaur, il potente nuovo razzo dell’United Launch Alliance. Il lander trasporta 20 payload per una varietà di clienti, tra cui la NASA, che ha inserito 5 esperimenti scientifici a bordo tramite il suo programma Commercial Lunar Payload Services. Il lander trasporta anche resti umani, sotto forma di payload commemorativi pianificati dalle aziende Celestis ed Elysium Space.
Peregrine aveva l’obiettivo di portare il suo carico sulla superficie della Luna a febbraio, ma il piano è saltato a causa di una perdita di carburante che è emersa poco dopo il lancio. I gestori del lander hanno individuato il problema in un serbatoio di ossidante rotto, che potrebbe essere stato causato da una valvola bloccata.
