Marocco, riunione d’urgenza sulla siccità: da settembre deficit pluviometrico del 70%

A causa della siccità in Marocco, le dighe sono piene al 23,2% contro il 31,5% dello stesso periodo dell'anno scorso
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Situazione siccità allarmante in Marocco. È quanto indicano i dati presentati dal Ministro delle risorse idriche, Nizar Baraka, alla riunione d’urgenza sul tema convocata nel pomeriggio di oggi a Rabat da Re Mohammed VI. Secondo i dati illustrati da Baraka, il periodo che va da settembre alla metà di gennaio ha presentato un deficit pluviometrico del 70% rispetto alla media e una percentuale di riempimento delle dighe del 23,2% contro il 31,5% dello stesso periodo dell’anno scorso.

Il piano di approvvigionamento d’acqua potabile di irrigazione 2020-2027 non ha mai fatto mancare l’acqua nelle case, per il momento, soprattutto grazie alle stazioni di desalinizzazione di Agadir e di Safi.

Piano d’azione d’emergenza

Il Ministro ha poi presentato il piano d’azione di emergenza elaborato dai dipartimenti competenti, che prevede una serie di misure tra cui, a breve termine, la mobilitazione ottimale delle risorse a livello di dighe, pozzi e stazioni esistenti, nuovi impianti di desalinizzazione, la costruzione di apparecchiature urgenti per il trasporto e la fornitura di acqua e laddove la situazione lo richiede, possibili misure per limitare le portate dell’acqua di irrigazione o di distribuzione.

Re Mohammed VI ha esortato a raddoppiare la vigilanza e gli sforzi per affrontare la sfida della sicurezza idrica e garantire la fornitura di acqua potabile in tutto il Paese. Ha inoltre invitato il governo a instaurare una comunicazione trasparente e regolare con i cittadini sugli sviluppi della situazione idrica e sul piano delle misure di emergenza che verranno attuate, rafforzando al contempo la sensibilità del grande pubblico al risparmio idrico e alla lotta contro ogni forma di spreco o di utilizzo irresponsabile di acqua.

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