Siccità in Marocco, arrivano misure restrittive: chiusi gli hammam

Tra le misure per combattere la siccità in Marocco, il divieto di innaffiare le aree verdi e limitazioni alla coltivazione di frutta e verdura
MeteoWeb

Per far fronte alla siccità, che impone di razionalizzare il consumo di acqua, le autorità del Marocco hanno varato una serie di misure restrittive con effetto immediato. I provvedimenti, che variano da una provincia all’altra, prevedono la chiusura degli hammam, i bagni pubblici, per diversi giorni alla settimana, il divieto di innaffiare le aree verdi, limitazioni alla coltivazione di frutta e verdura. Secondo dati ufficiali del governo marocchino, il Paese soffre di una siccità storica che ha causato una riduzione del 70% delle precipitazioni dallo scorso settembre a metà gennaio rispetto alla media degli ultimi anni. Inoltre, la pressione dell’acqua è del 23,2%, rispetto al 31,5% a gennaio 2023, costringendo le autorità a sospendere la fornitura d’acqua agli agricoltori in diverse zone come Chaouia (Casablanca), Dukala (a El Jadida, Sud di Casablanca) e Tedla (a Nord di Marrakech).

Le linee generali di questi provvedimenti sono contenute in una circolare emanata dal Ministero dell’Interno, pubblicata il 26 dicembre, successivamente adattata dai governatori di ciascuna provincia a seconda della disponibilità e della domanda di acqua. Nella provincia di Beni Mellal (centrale), le autorità locali vietano la coltivazione di angurie e limita la piantagione di altri tipi di verdure che consumano troppa acqua, come le carote. Vietato, inoltre, l’uso di campi da golf con acqua potabile o acque sotterranee, chiusura dei bagni pubblici e divieto di lavare la macchina per tre giorni alla settimana.

Nella provincia di Sidi Kacem (a Nord di Rabat), in aggiunta alle leggi precedenti, è stato deciso di vietare l’uso dei giardini pubblici, la pulizia con acqua di viali e spazi pubblici, nonché il riempimento delle piscine pubbliche e private più di una volta all’anno. Il decreto di questa provincia prevede che si debba ridurre anche la pressione nel tubo dell’acqua e avere il suo limite provvisorio in alcune zone dove si registrano i maggiori consumi. Nella provincia di Tarudant (Sud), le autorità locali vietano, inoltre, il lavaggio delle automobili da parte di addetti professionisti, come stabilito da un piano di sostegno alle zone che si prendono cura dell’acqua con questo materiale utilizzando camion cisterna, tra le altre misure.

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