Spagna, allarme siccità in Catalogna: rischio restrizioni idriche anche a Barcellona

La siccità in Catalogna si protrae da 3 anni, il doppio rispetto alla fase critica del 2008
MeteoWeb

In risposta a una prolungata siccità, la più grave mai registrata nella regione nordorientale della Spagna, i residenti della Catalogna si stanno preparando ad affrontare considerevoli restrizioni idriche, nell’attesa di piogge che tardano ad arrivare. Il sindaco socialista di Vallirana, Eva Martínez, ha sottolineato la criticità della situazione, evidenziando un calo significativo delle precipitazioni negli ultimi tre anni. In passato, la città riceveva una media annuale di 600-800 litri di pioggia per metro quadrato, ma l’anno scorso questo valore è sceso a meno di 300 litri.

L’aridità è talmente intensa che, negli ultimi mesi, sono riemersi dalle acque i villaggi abbandonati della regione, sommersi durante la costruzione delle dighe nel XX secolo. Con i livelli delle riserve idriche prossimi al 16%, le autorità si preparano a dichiarare lo stato di emergenza. Ciò potrebbe comportare notevoli disagi per i 5 milioni di abitanti di Barcellona e della sua area metropolitana, con una riduzione della pressione dell’acqua nelle case e un limite di consumo di 160 litri al giorno per persona, rispetto ai 200 attuali.

A Vallirana, alcuni quartieri già sperimentano la mancanza d’acqua, impedendo attività quotidiane come lavare i piatti e i vestiti. La situazione è così critica che, in alcune zone, i pozzi sono prosciugati o l’acqua è diventata fangosa, rendendo molte aree prive di acqua potabile.

La siccità in Catalogna si protrae da 3 anni, il doppio rispetto al periodo di siccità più lungo precedentemente registrato nel 2008. Le autorità stanno cercando soluzioni alternative, come il trasporto di imbarcazioni cariche d’acqua a Barcellona. Tuttavia, il professor Xavier Sánchez Vila, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università Politecnica della Catalogna (UPC), ha sottolineato che tali misure sono solo un palliativo, invitando invece a sfruttare di più le risorse di acque sotterranee e a migliorare il riutilizzo delle acque reflue.

Anche in Andalusia, altra regione spagnola fortemente colpita dalla siccità, si prevedono restrizioni sul consumo d’acqua, in particolare a Siviglia e Malaga.

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