Tempesta geomagnetica G2 e aurora boreale in arrivo, CME punta la Terra

Interrompendo 2 settimane di quiete, si è verificata una potente esplosione sul Sole: ecco quali saranno gli effetti
MeteoWeb

Allerta tempesta geomagnetica classe G2 con possibile aurora boreale. Interrompendo 2 settimane di quiete, il 20 gennaio si è verificata infatti una tumultuosa esplosione di un filamento magnetico sulla superficie solare. Questo evento ha generato un’imponente espulsione di massa coronale (CME) che ha intrapreso una traiettoria diretta verso la Terra. Le strumentazioni a bordo del Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) hanno prontamente rilevato e registrato l’evento (immagini a corredo dell’articolo).

Secondo un modello della NASA, la CME arriverà oggi, 22 gennaio, dopo le 19 ora italiana. Inoltre, un modello della NOAA corrobora questa valutazione. L’impatto previsto della CME potrebbe scatenare tempeste geomagnetiche classe G2, come previsto dallo Space Weather Prediction Center, “con aurore che si riverseranno al di fuori del Circolo Polare Artico nell’Europa settentrionale e negli Stati Uniti settentrionali,” riporta il sito specializzato SpaceWeather.com, a cura dell’astrofisico Tony Phillips.

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Previsione SWPC NOAA
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Cos’è un filamento magnetico

Un filamento magnetico solare è una struttura filiforme di gas solare, principalmente idrogeno ionizzato, intrappolato dai campi magnetici solari. Si sviluppa lungo le linee del campo magnetico solare, che emergono e si intrecciano sulla superficie del Sole. Queste strutture possono estendersi per decine di migliaia di km nello Spazio. Quando ben osservati in luce H-alpha, appaiono come scure serpentine sulla fotosfera solare. I filamenti magnetici sono associati a regioni attive del Sole e possono portare a eruzioni solari quando l’energia magnetica immagazzinata viene rilasciata in violente esplosioni.

Cos’è un’espulsione di massa coronale (CME)

Un’espulsione di massa coronale (CME) è un’esplosione violenta di plasma solare e campi magnetici dalla corona solare. Questi eventi sono causati da rilasci improvvisi di energia magnetica accumulata, spesso associati a regioni attive del Sole. Le CME possono influenzare il metro spaziale, provocando tempeste geomagnetiche. Il materiale espulso può raggiungere velocità di diverse centinaia di km al secondo. L’interazione delle particelle cariche con il campo magnetico terrestre può generare aurore e interferenze nelle comunicazioni radio. Gli studi sulle CME forniscono importanti informazioni sulla dinamica solare e la meteorologia spaziale.

Dall’espulsione di massa coronale alla tempesta geomagnetica

Una tempesta geomagnetica è un’alterazione temporanea del campo magnetico terrestre, innescata dall’arrivo di particelle solari ad alta energia. Queste particelle, generalmente provenienti da espulsioni di massa coronale solare, interagiscono con la magnetosfera terrestre, generando correnti elettriche e disturbando il normale flusso geomagnetico. Questo fenomeno può causare intensificazioni delle aurore, interferenze nelle comunicazioni radio e nei sistemi di navigazione satellitare, nonché danni ai trasformatori elettrici. Gli impatti delle tempeste geomagnetiche sono oggetto di studio per comprendere meglio la connessione tra il Sole e la Terra e mitigarne gli effetti negativi.

Cos’è l’aurora boreale

L’aurora boreale è uno spettacolo luminoso nel cielo artico, causato dall’interazione tra particelle cariche e il campo magnetico terrestre. Quando il vento solare colpisce la magnetosfera terrestre, le particelle cariche vengono accelerate verso i poli, dove interagiscono con gli atomi dell’atmosfera. Questa collisione provoca l’illuminazione degli atomi di gas, emettendo luce colorata. L’aurora boreale si manifesta principalmente in regioni vicino ai poli magnetici, come l’Artico. I colori distinti, come il verde e il rosso, dipendono dal tipo di gas coinvolto e dalla loro altitudine nella termosfera.

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