Tumori, negli USA giù la mortalità ma malati sempre più giovani

Nel 2024, negli USA sono attesi oltre 2 milioni di tumori e 611 mila decessi: i dati del rapporto annuale dell'American Cancer Society
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La mortalità per cancro negli USA continua a calare, secondo il rapporto annuale dell’American Cancer Society. Allo stesso tempo, però, aumentano i nuovi casi che, nel 2024, si prevede supereranno per la prima volta i due milioni. Un altro dato che preoccupa è l’abbassamento dell’età media alla diagnosi, con i casi nella fascia di età tra i 50 e i 64 anni sono passati dal 25% del 1995 al 30% del 2020. Il rapporto conferma che negli ultimi 30 anni, il rischio di morire di cancro negli USA è costantemente diminuito e circa 4 milioni di vite sono state salvate grazie a questi progressi. Ciononostante, nel 2024 sono previsti 611 mila decessi, 1.600 al giorno.

Siamo incoraggiati dal costante calo della mortalità per cancro dovuto alla riduzione del fumo, alla diagnosi precoce di alcuni tumori e al miglioramento delle cure”, ha affermato Rebecca Siegel, principale autrice del rapporto. “Tuttavia, come nazione, abbiamo abbandonato la prevenzione del cancro e l’incidenza continua ad aumentare per molti tumori comuni”. Determinante per l’aumento dell’incidenza, anche l’invecchiamento della popolazione.

Alcuni tumori, inoltre, stanno cambiando faccia. È il caso del colon retto, che sta diventando sempre più diffuso negli under 50. “Il cancro del colon-retto è passato dall’essere la quarta causa di morte per cancro sia negli uomini sia nelle donne più giovani vent’anni fa, alla prima negli uomini e alla seconda nelle donne”, si legge in una nota dell’American Cancer Society. “Il cancro al seno è invece la prima causa nelle donne sotto i 50 anni con 2.251 decessi nel 2021″.

Tra le tendenze positive fotografate dal rapporto, vi è la brusca riduzione del tumore della cervice uterina nelle giovani donne tra i 20 e 30 anni, le prime ad aver ricevuto il vaccino contro il Papillomavirus. Dopo anni di aumento, sembra essersi invece stabilizzata l’incidenza dei tumori nei bambini più piccoli, mentre prosegue la crescita negli adolescenti.

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