Il 26 febbraio 1815 Napoleone fugge dall’Isola d’Elba durante una tempesta

La fuga dall'Isola d'Elba rimane uno degli eventi più memorabili della storia napoleonica
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Il 26 febbraio 1815 Napoleone Bonaparte, solo con la sua ambizione e un manipolo di fedeli, si prepara a salpare dall’Isola d’Elba verso un destino incerto. Sta per compiere un atto audace: la fuga dall’esilio.

L’esilio all’Elba

Dopo la disfatta di Waterloo nel 1814, Napoleone era stato esiliato all’Isola d’Elba. Nonostante la sua prigionia, l’Imperatore non aveva mai rinunciato al sogno di tornare al potere. L’isola era diventata un alveare di intrighi e di cospirazioni, con emissari che viaggiavano clandestinamente per portare messaggi e raccogliere sostegno.

La fuga

I preparativi per la fuga erano stati meticolosi. Napoleone aveva acquistato un piccolo brigantino, l’Inconstant, e aveva radunato un gruppo di circa 600 soldati, tra veterani della sua Guardia Imperiale e nuovi volontari. La notte del 26 febbraio, sotto la copertura di una tempesta che infuriava sul mare, Napoleone e i suoi uomini salirono a bordo dell’Inconstant e salparono verso la Francia.

Il ritorno in Francia

La fuga di Napoleone dall’Elba sconvolse l’Europa. Le potenze vincitrici della coalizione anti-napoleonica si mobilitarono per fermarlo, ma l’Imperatore era già sbarcato in Francia, dove la sua leggenda era ancora viva. Il suo ritorno fu accolto con entusiasmo da molti francesi, che non avevano mai accettato la Restaurazione borbonica.

I Cento Giorni

Napoleone riprese il potere senza incontrare molta resistenza e si insediò nuovamente a Parigi. Il suo regno durò solo cento giorni, ma fu un periodo ricco di eventi: l’Imperatore riformò l’esercito, emanò nuove leggi e cercò di riconquistare il prestigio della Francia in Europa.

La sconfitta definitiva

Tuttavia, le potenze europee non erano disposte a permettere a Napoleone di tornare al potere. Il 18 giugno 1815, nella battaglia di Waterloo, l’Imperatore venne definitivamente sconfitto. Fu esiliato sull’isola di Sant’Elena, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita in prigionia.

La fuga dall’Isola d’Elba rimane uno degli eventi più memorabili della storia napoleonica. Fu un atto di audacia e di speranza che dimostrò la tenacia e l’ambizione di un uomo che non si arrese mai al destino.

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