Agricoltori infuriati, frutta e verdura regalata ai cittadini a Caserta. Allarme a Roma

La protesta degli agricoltori si intensifica in tutt'Europa: a Caserta frutta e verdura prima gettate in strada e poi regalate ai cittadini solidali
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Frutta e verdura prima gettata per protesta e per alzare l’attenzione sulla crisi comparto agricolo, quindi regalata ai cittadini di passaggio in auto, molti dei quali si sono mostrati contenti, accettando di buon grado il dono. “Fate bene a protestare, è anche per il nostro futuro” ha detto un automobilista, solo in pochi non l’hanno voluto. È la forma di protesta attuata dagli agricoltori in presidio da sabato 3 febbraio all’esterno del casello autostradale dell’A1 di Santa Maria Capua Vetere.

Gianni Fabbris, presidente dell’associazione Altragricoltura, leader della protesta afferma che “questo paese ha venduto la sua anima alla speculazione, alla grande distribuzione, che determina prezzi e condizioni che risultano insopportabili per gli agricoltori”. “Vogliamo un made in Italy in cui ci siano dentro prodotti davvero italiani e frutto del nostro duro lavoro. Sono necessarie regole chiare e trasparenti per i controlli sulla filiera. Basta la favoletta che qui va tutto bene – spiega – Il Governo dia risposte ma si ricordi che non è solo questione di soldi, ma di dove questi soldi vanno, anche perché i fondi comunitari dei Pac hanno finanziato la speculazione industriale. Noi non ci fermeremo, i presidi si stanno coordinando, ma non facciamo ammuina né chiediamo le dimissioni del Governo; apriamo tavoli di confronto su crisi e sulla riforma che deve fondere la Sovranità Alimentare e gli interessi comuni di agricoltori e cittadini”.

Protesta a Roma con un presidio in zona Nomentana

Dopo 14 giorni di proteste e presidi a bordo dei propri trattori, gli agricoltori dei Cra (Comitati agricoltori riuniti) puntano verso la Capitale, dove dovrebbero confluire già oggi attorno alle 17 in un’area di sosta in zona Nomentana per una mobilitazione che, come anticipato in una intervista a La Stampa da Danilo Calvani, uno dei leader della protesta, durerà “non per un solo giorno e non solo con i trattori”. Nelle prime ore del mattino sono partiti numerosi trattori dalla Valdichiana, in Toscana, e anche dall’Abruzzo e dal Lazio, tutti già giunti in zona Nomentana. E altre delegazioni dovrebbero arrivare da altre regioni. Secondo quanto annunciato da Calvani, oggi si dovrebbe tenere un incontro in questura, a Roma, per definire “data, punti, logistica e tutto il resto” e il programma verrà reso noto nel pomeriggio dal Cra. Le fonti al momento parlano di circa 250 trattori in viaggio verso Roma, ma già oggi sono in corso analoghe manifestazioni a Torre in Pietra, a Fiumicino, sulla Aurelia, a Formello e a Civitavecchia, dove da oggi si tiene una mobilitazione nazionale in Largo Monsignore d’Ardia. La mobilitazione “Trattori su Roma – Il Governo ascolti chi porta i cibi a tavola”, come viene definita dagli stessi agricoltori, “aarà un accerchiamento, ma non saranno solo trattori, ci saranno i camion e altro – ha detto Calvani a La Stampa – Stiamo definendo con la Questura le modalità e dove collocare i nostri presidi. Quindi definiremo una data, che però sarà solo una data di inizio della nostra mobilitazione su Roma”. Calvani ha anche ribadito quanto scritto nel codice etico del Cra, ovvero che “i presidi saranno massicci ma non prevediamo di bloccare il traffico, certo qualche disagio ci potrà essere. Ma prevediamo anche manifestazioni che ci aspettiamo molto partecipate dentro alla città”.

E’ previsto per oggi pomeriggio, intorno alle ore 17, l’arrivo dei trattori partiti questa mattina da Siena. Il presidio statico, di alcuni dei partecipanti alla protesta che sfocerà venerdì in un corteo in centro a Roma, sarà in via nomentana all’altezza del Grande Raccordo Anulare. L’ufficio di Gabinetto della questura di Roma, sta seguendo in diretta l’evolversi della situazione per garantire l’ordine pubblico. La Polizia Stradale, si occupa invece dell’aspetto che riguarda la viabilità stradale, sulle arterie di collegamento con la Capitale, mentre polizia Municipale gestirà la viabilità sulle strade interne al Gra.

Protesta a oltranza a Cagliari

Sesta notte davanti al porto di Cagliari per gli agricoltori e i pastori sardi che da martedì scorso, con i loro trattori, occupano lo spazio davanti al varco Dogana. La mobilitazione continua: già inoltrato alle forze dell’ordine un preavviso per la permanenza per altri giorni. Ma i manifestanti sono primi a proseguire a oltranza: “La situazione – spiega all’ANSA uno dei portavoce, Roberto Congia – si può sbloccare solo davanti a risposte concrete del ministro dell’agricoltura Francesco Lolloobrigida”. Un gruppo di agricoltori e pastori parteciperà mercoledì a un incontro a Roma al ministero. Mentre un folto gruppo – ‘almeno un centinaio’, spiega Congia – sarà venerdì nella Capitale per la manifestazione nazionale dei movimenti che contestano le politiche agricole dell’Unione europea. Nei giorni scorsi agricoltori e pastori avevano inscenato un tour della città tra le vie del centro e quelle dello shopping per mantenere alta l’attenzione sul disagio che si vive nelle campagne a causa degli alti costi di produzione e delle difficoltà finanziarie.

I trattori toscani arrivano nel viterbese

Sono partiti questa mattina alle 7.30 da Bettolle e alle 10 hanno varcato il confine tra Toscana e Lazio facendo ingresso ad Acquapendente, in provincia di Viterbo. Sono circa 50 i trattori del comitato spontaneo Riscatto Agricolo che stanno intraprendendo il lungo viaggio, che attraverso la Cassia li porterà questa sera a Roma nel presidio di via Nomentana. “Nel primo pomeriggio arriveremo a Viterbo, da dove proseguiremo verso Roma – ha detto il portavoce del comitato Alessandro Zucca – siamo un comitato spontaneo apolitico di agricoltori, che vogliono difendere i propri diritti, per questo ci siamo messi in viaggio.” La lunga fila di mezzi agricoli in questo momento sta percorrendo la strada che da San Lorenzo Nuovo porta a Bolsena, dove gli agricoltori faranno un’altra breve sosta prima di ripartire alla volta di Viterbo.

La protesta degli agricoltori si intensifica anche in Germania

Agricoltori ed esponenti di piccole e medie imprese tedeschi hanno protestato stamattina davanti a una sede regionale della televisione pubblica, la Ndr di Hannover, con circa 50 veicoli tra cui una trentina di trattori piazzandosi anche in strade vicine e parcheggi pur senza bloccare il traffico. Lo riferisce l’agenzia Dpa segnalando che la polizia ha contato 40 trattori e 80 persone. “Critichiamo il fatto che le notizie dei media sulle manifestazioni siano ridotte al minimo”, ha detto all’agenzia Joachim Oelze, un agricoltore di Melzingen che ha detto di aver organizzato la manifestazione, sottolineando che la protesta è rivolta ai media nel loro complesso. La Ndr ha reso noto di aver avuto colloqui con alcuni Agricoltori con l’impegno che il dialogo continuerà. In un volantino i manifestanti hanno chiesto fra l’altro la cancellazione dell’aumento dei pedaggi per i camion, l’abolizione della tassa sulle emissioni di Co2, il mantenimento del sussidio per il gasolio agricolo e la riduzione della burocrazia. Gli Agricoltori di tutta la Germania protestano da settimane contro i piani di austerità del governo federale e in particolare i tagli previsti alle agevolazioni fiscali per il gasolio agricolo. Nel fine settimana Agricoltori avevano già protestato presso un centro di distribuzione di giornali ad Amburgo bloccato per ore da circa 60-70 manifestanti che protestavano contro la copertura mediatica, a loro dire insufficiente, dei raduni dei contadini.

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