Pichetto: “ricevo mail ‘basta fossili subito’ ma i server usano il carbone”

Pichetto, per la transizione energetica "la scelta del governo è quella di darsi un cronoprogramma che sia credibile"
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Ricevo una valanga di email, alcune con forme di fanatismo un po’ esagerato. Qualcuno dice ‘basta subito con i fossili’, senza pensare che per mandarmi quel messaggio ha usato un server che è uno dei più grossi consumatori di energia e che, per far funzionare quel server, ho la centrale di Civitavecchia e quella di Brindisi, ancora, che vanno a carbone. Lo afferma il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin a un evento di Utilitalia. “Neanche ancora a gas, vanno a carbone. C’è ancora il carbone che noi possiamo e vogliamo eliminare quanto prima. Credo che possiamo rispettare la tabella di marcia che ci siamo dati nel PNIEC (il 2025, ndr), ad oggi potrei anche dire che sono certo“, aggiunge il Ministro.

Per la transizione energetica “la scelta del governo è proprio quella di darsi un cronoprogramma che sia credibile“, osserva Pichetto, “le rinnovabili sono ancora basse, siamo solo all’inizio del percorso”.

Pichetto: “il nucleare è energia pulita e vero percorso verso il ‘green’”

Sul nucleare c’è una presa di coscienza – soprattutto da parte dei giovani – che è una energia pulita ed è il vero percorso” per la transizione green, ha detto ancora Pichetto. “Chi vi parla è un convinto sostenitore del nucleare, lo ero anche nel 1988”, ha aggiunto il Ministro, ricordando che “il Parlamento ha approvato una mozione che parla di ricerca e sperimentazione sul fronte nucleare”. In particolare, Pichetto ha sottolineato che “è un settore in cui non abbiamo una conoscenza formidabile, con la piattaforma avviata nel settembre scorso c’è un confronto sul tema – compresa la fusione che avrà tempi lunghi”, tenendo conto che “abbiamo eccellenze in materia, commesse per 2 miliardi e cervelli universitari”.

Eppure, ha continuato il Ministro, “questa forte capacità non la stiamo utilizzando o la usiamo lavorando su siti esteri”. Per questo, “dalla piattaforma mi aspetto di proporre un percorso, un confronto deve avvenire con tutti e poi in Parlamento per costruire un quadro giuridico” ma “dobbiamo fare un passo alla volta per non andare a sbattere”.

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