Sono almeno 115 le persone rimaste uccise nell’attentato di ieri sera alla sala concerti Crocus City Hall, a Krasnogorsk, alle porte di Mosca: lo ha riferito il Comitato investigativo incaricato dell’inchiesta sui fatti. La stessa autorità fa sapere che l’effettivo numero delle vittime è destinato a crescere considerevolmente. Mosca annuncia una risposta sul campo di battaglia se dietro all’attacco ci fosse l’Ucraina, afferma il presidente della Commissione Difesa della Duma in Russia Andrey Kartapolov. L’Ucraina nega coinvolgimenti, mentre l’Isis rivendica l’attacco. C’è stata anche una telefonata tra il presidente russo Putin e il presidente bielorusso Lukashenko, che si dicono pronti a cooperare per combattere il terrorismo.
Il capo del comitato di difesa della Duma di Stato Chepa ha affermato che “l’Ucraina e i suoi sostenitori sono i principali sospetti dell’attacco terroristico al Crocus City Hall a Krasnagorsk, nell’area metropolitana di Mosca. Se le informazioni sulla traccia ucraina nell’attacco terroristico venissero confermate, dovrebbe esserci una risposta chiara sul campo di battaglia“. Chepa ha poi aggiunto che “ora l’operazione speciale in Ucraina finirà più velocemente“. Le informazioni fornite dagli Stati Uniti sulla preparazione di un attacco terroristico a Mosca erano di carattere generale, senza alcuna specifica, ha poi detto una fonte dei servizi segreti russi a RIA Novosti.
Secondo l’FSB, dopo l’attentato gli autori intendevano attraversare il confine russo-ucraino e avevano contatti sul lato ucraino. I terroristi sono stati catturati nella regione russa di Bryansk e adesso verranno trasferiti a Mosca. Il servizio di sicurezza russo riferisce che l’attacco al Crocus è stato attentamente pianificato ed è in corso un’indagine sull’incidente. Ha aggiunto che le armi utilizzate sono state approvvigionate in anticipo in un nascondiglio.
Secondo i servizi di sicurezza russi i terroristi avevano “contatti” in Ucraina. I terroristi, ha detto l’Fsb citato dalla Tass, hanno cercato di fuggire verso il confine tra Russia e Ucraina. L’auto con a bordo i terroristi fermati nella notte nella regione russa di Bryansk al confine con l’Ucraina:
Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Dmitri Medvedev, sull’attentato a Mosca: “Alle famiglie delle vittime dell’attacco terroristico: sincere condoglianze, vicinanza sincera a tutti i cari delle vittime. I terroristi comprendono solo il terrorismo di ritorsione. Nessun processo o indagine aiuterà se alla forza non si risponde con la forza, e se non si contrastano le morti con le esecuzioni dei terroristi e con la repressione contro le loro famiglie. Se fosse accertato che si tratta di terroristi del regime di Kiev, è impossibile trattare diversamente loro e i loro ispiratori ideologici. Tutti loro devono essere trovati e uccisi senza pietà come terroristi. Compresi i funzionari dello stato che hanno commesso tale atrocità. Morte chiama morte“.
Anche il senatore russo Bondarev dichiara a RIA Novosti di considerare quanto accaduto al Crocus un “attacco terroristico condotto dall’Ucraina“.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sull’attentato in Ucraina: “Per mano dell’Occidente, da 10 anni l’Ucraina si è trasformata in un centro di diffusione del terrorismo; i terroristi hanno cercato di fuggire lì anche dopo l’attacco terroristico nella regione di Mosca“.
Andriy Yusov, rappresentante della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, ha detto: “Questa particolare dichiarazione e questa informazione, ovviamente, sono sciocchezze. Queste dichiarazioni dell’FSB sono pensate sia per le persone completamente ignoranti che per la popolazione russa zombificata. Immaginare che dopo più di due anni di invasione su vasta scala, i terroristi si stiano dirigendo verso le regioni di confine, che ora sono più sature di forze di sicurezza, servizi speciali e militari, penso che i commenti siano superflui qui“.