Bilby: la lotta per la conservazione dell’icona australiana

Le minacce che il bilby e altre specie australiane affrontano sono molteplici e complesse
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Nel vasto paesaggio della fauna australiana, poche creature si ergono con la stessa maestosità e significato simbolico del bilby, e in particolare del suo imponente parente, il bilby maggiore. Oltre alle sue orecchie distintive, che lo rendono immediatamente riconoscibile, il bilby rappresenta una delle icone della lotta per la conservazione in Australia. La sua storia è un racconto di sopravvivenza minacciata, ma anche di speranza e impegno incessante per proteggere la ricca biodiversità del continente australiano.

Il “coniglio australiano”

Il bilby è diventato noto per il suo ruolo nelle celebrazioni pasquali come alternativa al coniglio europeo, ma la sua presenza nella natura è stata sempre più messa a rischio dalla crescente pressione antropica sull’ambiente. La campagna “Australia’s Most Endangered” ha posto l’accento su questa minaccia, puntando a sensibilizzare il pubblico sull’urgente necessità di proteggere specie autoctone come il bilby maggiore. I fondi raccolti da questa iniziativa sostengono il programma di conservazione gestito dall’Australian Wildlife Conservancy (AWC), un’organizzazione impegnata nella protezione della fauna selvatica australiana attraverso un modello di gestione basato sulla scienza.

Il logo dell’AWC, raffigurante un bilby, incarna l’impegno dell’organizzazione per proteggere questa specie e molte altre a rischio. Il bilby maggiore, una volta diffuso in gran parte del continente, ora si ritrova confinato in una frazione del suo habitat originario. La sua popolazione è drasticamente diminuita, con meno di 10.000 esemplari stimati ancora in natura. Tuttavia, nonostante le sfide, ci sono segni di progresso. Gli sforzi di conservazione stanno lentamente portando a un aumento delle popolazioni di bilby in alcuni santuari protetti.

Le minacce che il bilby e altre specie australiane affrontano sono molteplici e complesse. La perdita di habitat, la predazione da parte di specie invasive, la competizione con altre specie e i cambiamenti climatici sono solo alcune delle sfide che devono affrontare. Nel corso della storia, i bilby sono stati cacciati e decimati dalla presenza di predatori introdotti come la volpe europea e i gatti selvatici. Tuttavia, grazie agli sforzi di organizzazioni come l’AWC, stanno emergendo segnali di speranza.

Proteggere il Bilby

Una delle strategie chiave per proteggere il bilby e altre specie è la creazione di santuari privi di predatori. In questi luoghi protetti, gli animali possono prosperare senza il rischio di predazione esterna. Il lavoro pionieristico di persone come John Wamsley, fondatore dell’AWC, ha permesso la creazione di santuari come lo Yookamurra Wildlife Sanctuary in Australia Meridionale. Questi santuari giocano un ruolo vitale nel proteggere le specie native e nel ripristinare gli ecosistemi danneggiati.

Ma la conservazione del bilby va oltre la protezione dell’habitat. Gli sforzi per mantenere la diversità genetica tra le popolazioni sono cruciali per garantire la resilienza della specie. La reintroduzione di bilby in aree dove si sono estinti localmente è un passo importante verso il recupero della specie.

Il bilby è più di un’icona; è un ingegnere dell’ecosistema, plasmando l’ambiente che lo circonda. Il suo ruolo nelle aree desertiche è fondamentale per la sopravvivenza di molte altre specie. Proteggere il bilby significa proteggere l’intero ecosistema.

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