Negli annali della ricerca scientifica, un nuovo capitolo si apre, promettendo di rivoluzionare il modo in cui l’IA interagisce con il mondo umano. In un colpo audace contro la disonestà, i ricercatori dell’Università statale della Carolina del Nord hanno introdotto un potente strumento di addestramento per l’intelligenza artificiale consentendo di discernere più efficacemente quando gli esseri umani dicono bugie.
Niente più bugie
L’entusiasmo attorno a questo progresso è palpabile, con i suoi potenziali impatti che si estendono dall’industria finanziaria all’assicurazione e oltre. Il nuovo strumento promette di scardinare gli incentivi che spingono le persone a mentire per ottenere vantaggi finanziari, come l’ottenimento di mutui o la riduzione dei premi assicurativi.
“I programmi di intelligenza artificiale vengono utilizzati in un’ampia varietà di contesti aziendali, ad esempio per aiutare a determinare l’importo di un mutuo che un individuo può permettersi o quali dovrebbero essere i premi assicurativi di un individuo“, spiega Mehmet Caner, professore di economia presso il Poole College of Management dell’Università statale della Carolina del Nord e coautore dell’innovativo studio.
Addestrare l’intelligenza artificiale a rilevare le bugie
La sfida affrontata dai ricercatori era la seguente: mentre le IA utilizzano algoritmi matematici per effettuare previsioni, tali algoritmi sono guidati esclusivamente da dati statistici. Tuttavia, questo approccio può creare incentivi per gli individui di mentire al fine di manipolare il sistema a loro vantaggio.
Per superare questa sfida, i ricercatori hanno ideato una nuova serie di parametri di addestramento, mirati a insegnare alle IA a riconoscere e contabilizzare gli incentivi economici che possono portare le persone a mentire.
In pratica, ciò significa che le IA vengono addestrate a identificare le situazioni in cui gli utenti umani potrebbero mentire per ottenere un vantaggio finanziario. Attraverso simulazioni proof-of-concept, le IA modificate hanno dimostrato una maggiore capacità di individuare informazioni imprecise fornite dagli utenti umani.
“Tale capacità riduce effettivamente l’incentivo per gli utenti di mentire durante la trasmissione delle informazioni“, afferma Caner. Tuttavia, sottolinea che il lavoro futuro sarà necessario per stabilire una distinzione più chiara tra una “piccola bugia” e una “grande bugia“.
I ricercatori stanno rendendo pubblici questi nuovi parametri di addestramento, consentendo agli sviluppatori di IA di sperimentarli e integrarli nei loro sistemi. Questo passo avanti suscita speranze di un futuro in cui le IA possono ridurre o addirittura eliminare gli incentivi alla disonestà umana.
“Questo lavoro dimostra che possiamo migliorare i programmi di intelligenza artificiale per ridurre gli incentivi economici che spingono gli esseri umani a mentire“, conclude Caner con un tono di ottimismo. “In ultima analisi, se rendiamo l’intelligenza artificiale abbastanza intelligente, potremmo essere in grado di eliminare del tutto questi incentivi“.
Questo straordinario sviluppo, sebbene ancora in fase embrionale, promette di lasciare un’impronta indelebile nel mondo dell’IA e al di là, aprendo nuove strade verso un futuro in cui la disonestà umana può essere mitigata attraverso il potere della tecnologia.