Ponte sullo Stretto, il progetto esecutivo dopo l’ok del Cipes e l’avvio degli espropri: tutti gli step

Ponte sullo Stretto, Ciucci a Messina per presentare il progetto definitivo aggiornato e fare il punto della situazione. Tutti gli aggiornamenti

Il punto di riferimento per il ponte sullo Stretto per noi è l’approvazione da parte del Cipes che viene dopo il completamento della valutazione di impatto ambientale e la conferenza dei servizi. Il tempo previsto per legge per queste due fasi è di 90 giorni, se ognuno rispetta i tempi fissati per legge a giugno è possibile avere la delibera del Cipes a quel punto comincia la procedura degli espropri che non sarà istantanea, nessuno caccia nessuno al primo luglio. Ammesso che il 30 giugno ci sia il Cipes, inizierà la fase realizzativa”. A dirlo l’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci in commissione ponte al Comune di Messina.

L’iter – prosegue Ciucciprevede ovviamente sia la redazione del progetto esecutivo e contemporaneamente le prime attività sul territorio. Si tratta di un progetto importante che ha delle fasi, le prime possono essere quelle della bonifica degli ordigni bellici che, sembra sorprendente, ma è impegnativa, la parte archeologica, la soluzione delle interferenze che sono numerose perché i territori sono in ambito cittadino che è molto pieno di collegamenti e questi sono i primi cantieri, a seguire nei mesi successive le prime gallerie, i test e le verifiche delle analisi geotecniche, tutte quelle attività che servono per mettere in movimento la fase realizzativa. Si vedranno tante attività sul territorio prima di arrivare agli escavatori per fare le fondamenta per il ponte”.

Credo che il ponte sia importantissimo per i trasporti, poiché unirà i sistemi ferroviari e stradali di due regioni, ma è anche una componente di un itinerario più lungo che arriva fino a Helsinki“, ha spiegato Ciucci, parlando con i giornalisti presso la sede del Comune di Messina, Palazzo Zanca. “In questo itinerario c’è anche il tunnel del Brennero – ha aggiunto Ciucciche sta per essere completato; c’è tra Danimarca e Germania lo Stretto di Fehmarn dove stanno costruendo un tunnel ben più lungo del nostro ponte. Quando nel 2011-2012 è stato fermato il progetto del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, i colleghi che studiavano il tratto tra Danimarca e Germania stavano iniziando ad approfondire lo studio di fattibilità e a quel punto considerarono anche un’ipotesi ponte, come del resto abbiamo fatto noi quando abbiamo messo l’opera a confronto con il tunnel sottomarino. Noi ci siamo fermati e stiamo ripartendo, loro stanno realizzando l’opera che verrà ultimata nel 2028-29. A questo punto l’unica interruzione dell’itinerario sarà lo Stretto di Messina, credo che potremmo fare altri 100 esempi, ma non c’è nessun dubbio che il ponte porterà uno straordinario cambiamento e attirerà maggiori investimenti come già sta facendo“.

Le parole dell'amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci

Ponte sullo Stretto, Ciucci a Messina: gli approfondimenti

È un progetto importante e impegnativo che richiede una molteplicità di passaggi. Rispetto alla prima volta che sono venuto a Messina, a luglio scorso, abbiamo fatto una serie di attività che riguardano sia la società ponte Stretto che l’organizzazione, perché per gestire un progetto cosi importante bisogna avere una struttura organizzativa adeguata. Abbiamo lavorato sul progetto stesso ed è stato approvato l’aggiornamento il 15 febbraio, infine abbiamo trasmesso la documentazione ai ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e si è avviata la valutazione di impatto ambientale che è finita la scorsa settimana” ha aggiunto Ciucci. “In questi giorni verrà convocata la conferenza dei servizi, quindi l’obiettivo è quello dell’approvazione Cipes per metà dell’anno. Qui avverrà un passaggio in cui il progetto tecnico verrà auspicabilmente approvato – ha detto ancora – ma non soltanto questo: verrà approvato anche il piano finanziario dell’opera e verrà verificata l’intera copertura del fabbisogno. Questa è una cosa molto importante perché a differenza di quasi tutte le grandi opere realizzate in Italia, questo progetto avrà una copertura finanziaria dall’inizio per tutto l’importo e quindi non dovrà ogni anno aspettare che vengano assegnate risorse“.

Il rischio sismico e il vento sono due temi che sono stati dibattuti da anni con ragionamenti continui. Il ponte per le sue caratteristiche resiste a terremoti con magnitudo superiore al settimo grado della scala Richter , per il vento il ponte ha un disegno alare costruito e immaginato proprio per considerare il vento e la velocità, resiste ad oltre 250km/h forse 300km/h ma la massima velocità del vento, che so essere stata registrata sullo Stretto, è stata di 100km/h ovviamente per brevi periodi” ha aggiunto Ciucci a Messina per la presentazione del progetto del ponte alla commissione consiliare, parlando con i giornalisti al suo arrivo a Palazzo Zanca. “Sono due temi noti – ha aggiunto – a cui è stata dedicata una grande attenzione, continueremo a studiare i venti, i sismi e tutti gli aspetti che riguardano il progetto cercando di migliorare ulteriormente le performance di acquisire le tecnologie più moderne e aggiornate perché è un progetto che richiede tempo di realizzazione e molta attenzione“.

iter progetto ponte stretto

L'Ingegnere Giuseppe Palamara parla di Ponte sullo Stretto
Ponte sullo Stretto, le parole dell'Ingegnere Giorgio Micolitti
Il Vicepresidente della Commissione Giovanni Caruso

Ponte sullo Stretto, Salvini: “inizio cantieri entro fine anno”

Il mio obiettivo è di aprire i cantieri” del ponte sullo Stretto di Messina “entro il 2024, dopo 53 anni. Gli ingegneri valutano in 7 anni il tempo di realizzazione“. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante un convegno a Milano. “La società Stretto di Messina è nata per legge nel dicembre 1971, è il ponte più studiato, più valutato e finora mai realizzato. Nel comitato tecnico scientifico indipendente – ha aggiunto – c’è anche la direttrice della Galleria del Vento di Milano, Sara Muggiasca. Il ponte è stato già testato negli anni 2000 nella galleria del vento. Se il comitato tecnico scientifico ha dato il parere favorevole al progetto all’unanimità con alcune raccomandazioni, sostenere che facciamo un ponte che non resiste al vento è demenziale“. Il ministro ha poi sottolineato che “la struttura ponte è la più sicura e salda del territorio, è fatta per resistere a eventuali terremoti, alle maree e al passaggio delle navi“. Dal punto di vista economico, “secondo uno studio terzo di Open Economics, la ricaduta positiva sul territorio nazionale sarà di 20 miliardi. La Lombardia sarà la regione che avrà più ricadute economiche, essendo la regione più industrializzata, una parte di aziende e professionisti coinvolti saranno lombardi. È un win-win. Il ponte è un moltiplicatore di investimenti economici nell’area“, ha concluso Salvini.

Ultimi approfondimenti di TECNOLOGIA