La situazione di emergenza, dovuta alla siccità e alla dispersione nella rete idrica in Sicilia, ha spinto l’Autorità di bacino a chiedere al fornitore Siciliacque di agire nella direzione di un razionamento. Così, da lunedì 11 marzo, saranno ridotti i prelievi di acqua dagli invasi di Ancipa e Fanaco.
Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta – ha varato un piano contenente diverse misure, tra le quali la rimodulazione della distribuzione idrica nei diversi comuni, o singole aree degli stessi, che sarà di volta in volta “tempestivamente” comunicata.
Caltaqua afferma di aver comunicato ai sindaci della provincia di Caltanissetta l’avvio della riduzione dei prelievi dagli invasi Fanaco e Ancipa e dei suoi riflessi sulla distribuzione idrica, invitando le amministrazioni “a valutare l’opportunità di predisporre e mettere in campo tutte le iniziative necessarie, anche in termini di vigilanza su eventuali usi inappropriati dell’acqua, per fronteggiare la crisi idrica che sta investendo la regione”.
L’alga rossa fa paura nel Ragusano
A far paura e danni nel Ragusano è l’alga rossa. È stato riaperto per scopi solamente irrigui l’invaso di Ragoleto-Diritto che serve il sub comprensorio Acate-Pedalino, chiuso dopo che l’Arpa aveva segnalato la presenza dell’alga. L’acqua contaminata da questa alga è pericolosa per l’uomo se ingerita direttamente o tramite frutti contaminati. L’acqua – spiega il direttore di Confagricoltura Ragusa, Giovanni Scucces, che aveva chiesto la riapertura – “potrà essere utilizzata esclusivamente con sistemi di irrigazione che evitino la formazione di aerosol e che, comunque, non permettano il contatto diretto con la parte edibile delle piante, quindi con l’esclusione di quelle specie vegetali e i loro frutti, foglie edibili, tuberi e radici che, per loro natura, possono venire a contatto con l’acqua”.