L’8 aprile 217 viene assassinato l’imperatore romano Caracalla

L'assassinio di Caracalla rappresenta un evento cruciale nella storia romana, segnando la fine di un'epoca e l'inizio di un nuovo periodo
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Marco Aurelio Severo Antonino Pio Augusto, nato Lucio Settimio, conosciuto anche con il nome onorifico di Marco Aurelio Antonino Augusto, meglio conosciuto come Caracalla, regnò come imperatore romano dal 211 al 217 d.C. Il suo regno è ricordato per 2 eventi di grande portata: l’emanazione della Constitutio Antoniniana nel 212, che concesse la cittadinanza romana a tutti i sudditi liberi dell’impero, e la costruzione delle Terme di Caracalla, uno dei più grandi e grandiosi complessi termali della storia romana.

La congiura e l’assassinio

Caracalla venne assassinato l’8 aprile 217 d.C. durante una campagna militare contro i Parti in Mesopotamia. Le circostanze precise del suo assassinio sono oggetto di dibattito tra gli storici, ma la versione più diffusa è che sia stato vittima di una congiura ordita dal prefetto del pretorio Macrino.

Secondo Cassio Dione, storico romano del III secolo d.C., Macrino era inviso a Caracalla, che sospettava di lui e progettava di eliminarlo. Per questo motivo, Macrino decise di anticipare l’imperatore e di organizzare un complotto per assassinarlo.

L’assassinio avvenne durante un viaggio che Caracalla stava compiendo per recarsi al tempio di Luno a Carre. Il prefetto del pretorio incaricò un centurione di nome Marziale di uccidere l’imperatore. Marziale colse Caracalla di sorpresa e lo uccise con un pugnale.

Le conseguenze dell’assassinio

La morte di Caracalla determinò la fine della dinastia dei Severi e l’ascesa al trono di Macrino, che divenne il primo imperatore romano di origine non senatoriale.

L’assassinio di Caracalla ebbe un impatto significativo sulla storia romana. La Constitutio Antoniniana, da lui emanata, ebbe un effetto dirompente sulla società romana, ampliando considerevolmente la base di cittadini romani e favorendo l’integrazione dei provinciali.

Le Terme di Caracalla, invece, rimasero incompiute alla sua morte, ma furono comunque completate e inaugurate nel 216 d.C. Esse rappresentarono un capolavoro di architettura e ingegneria e rimasero in uso per secoli, diventando uno dei simboli più iconici della Roma imperiale.

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