Clima: ricerca, con meno smog aumenta il riscaldamento terrestre

"Il nostro studio fa un uso innovativo di modelli e osservazioni per spiegare perché lo squilibrio energetico della Terra sta aumentando così tanto"
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Le recenti riduzioni delle emissioni di particelle minuscole, la principale causa di inquinamento atmosferico a livello globale, hanno portato a un aumento del calore nel sistema climatico terrestre. Lo rivela un nuovo studio internazionale guidato dal Cicero e pubblicato su Nature Communications Earth & Environment.

Perché la superficie terrestre si riscalda?

Le misurazioni satellitari mostrano uno squilibrio nell’atmosfera terrestre tra il calore proveniente dal Sole e la quantità di energia terrestre che sfugge nello spazio, con il calore del Sole che penetra in misura maggiore. Questo sbilanciamento energetico porta all’accumulo di calore e al riscaldamento della superficie terrestre.

È noto che le emissioni di CO₂ e di altri gas serra sono state la causa principale del riscaldamento globale degli ultimi decenni e che le emissioni di particelle hanno mascherato parte di questo riscaldamento. La maggior parte delle particelle, in particolare i solfati, riflettono la luce solare e quindi hanno un’azione refrigerante per il pianeta.

Negli ultimi due decenni, tuttavia, questo effetto di raffreddamento si è invertito e ora contribuisce al riscaldamento, grazie alle ampie misure per migliorare la qualità dell’aria in molte regioni del mondo.

Smog e riscaldamento globale

Nello studio, i ricercatori hanno effettuato simulazioni utilizzando modelli climatici globali di ultima generazione e hanno confrontato i loro risultati con le misurazioni satellitari dell’andamento dello squilibrio energetico della Terra nel periodo 2001-2019. Gli autori hanno riscontrato che la recente riduzione delle emissioni di particelle di origine antropica doveva essere tenuta in considerazione affinché i modelli corrispondessero ragionevolmente alle misurazioni satellitari.

Quando gli scienziati hanno ipotizzato che le emissioni di particelle non cambiassero nel tempo, il riscaldamento simulato della Terra si è ridotto notevolmente. “Il nostro studio fa un uso innovativo di modelli e osservazioni per spiegare perché lo squilibrio energetico della Terra sta aumentando così tanto“, ha spiegato Oivind Hodnebrog, ricercatore senior del Cicero Center for International Climate Research e autore principale dello studio.

Questo è di estrema importanza perché si è discusso molto su cosa stia causando il raddoppio dello squilibrio osservato, che è alla base del riscaldamento globale, dell’innalzamento del livello del mare, degli eventi meteorologici estremi, dello scioglimento delle nevi e dei ghiacci e di altri aspetti del cambiamento climatico“.

Il nostro studio sottolinea l’importanza di disporre di misurazioni satellitari continue del bilancio energetico della Terra“, ha affermato Norman Loeb, tecnologo senior della Nasa e coautore dello studio. “L’inquinamento atmosferico è un grave problema di salute che causa milioni di morti a livello globale; per questo è importante ripulire l’aria”.

Tuttavia, il miglioramento della qualità dell’aria ha un costo. Quando si eliminano le emissioni di particelle riflettenti, le particelle e il loro effetto di raffreddamento scompaiono nell’arco di giorni. Nel caso della CO₂ e di altri gas serra a lunga vita, invece, i gas riscaldanti rimangono nell’atmosfera per secoli dopo la loro emissione.

I rischi

L’effetto di riscaldamento aggiuntivo che deriva dalla rimozione delle particelle raffreddanti è qualcosa che i ricercatori avevano previsto che sarebbe accaduto da molto tempo e non rappresenta una sorpresa in questo senso, ma ora ne abbiamo le prove”, ha dichiarato Gunnar Myhre, direttore della ricerca del Cicero e coautore dello studio. “Inoltre, il forte impatto che le riduzioni delle emissioni di particelle hanno avuto sull’aumento dello squilibrio energetico della Terra negli ultimi due decenni ci ha aperto gli occhi“.

La continua riduzione delle emissioni di particelle“, ha concluso Hodnebrog, “potrebbe portare a un’accelerazione del riscaldamento della temperatura superficiale già in questo decennio“.

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