I terremoti più disastrosi in Asia degli ultimi 20 anni: dallo tsunami del 2004 a Fukushima

Quello di Taiwan è l'ultimo di una lunga serie di terremoti disastrosi che negli ultimi 20 anni ha colpito l'Asia
MeteoWeb

Risveglio di paura e distruzione a Taiwan a causa di un violento terremoto che ha provocato anche vittime, feriti e dispersi. Quello di Taiwan è l’ultimo di una lunga serie di terremoti disastrosi che negli ultimi 20 anni ha colpito l’Asia. Il primo di questa serie è anche il più cataclismico di tutti: lo tsunami che investì l’intero Oceano Indiano dall’Indonesia all’Africa orientale il giorno di Santo Stefano del 2004, fino ad arrivare alle migliaia di morti fra Turchia e Siria nel 2023, passando per le ecatombi del Pakistan del 2005 e in Sichuan del 2008, il disastro di Fukushima del 2011 e la tragedia del Nepal del 2015. L’ANSA riassume i terremoti più letali degli ultimi 20 anni in Asia.

  • 26 dicembre 2004, Indonesia. Una scossa di magnitudo 9.1 – la terza più potente dal 1900 – al largo delle coste dello stato indonesiano di Banda Aceh, Sumatra, scatena uno tsunami che investe 14 Paesi affacciati sull’Oceano Indiano, dal Sud-Est asiatico all’Africa occidentale. Ufficialmente i morti accertati sono 227.900, ma con i dispersi, mai quantificati con certezza, si supera il mezzo milione di vittime.
  • 8 ottobre 2005, Pakistan. Con epicentro vicino a Balakot, nel nord-est del Paese, il terremoto di magnitudo 7.6 provoca almeno 87.351 morti e 138.000 feriti, radendo al suolo interi villaggi con effetti anche in India.
  • 12 maggio 2008, Cina. Almeno 87.587 persone sono morte e 18.393 sono disperse nella remota provincia montagnosa del Sichuan, nel sud-est del Paese, per un terremoto distruttivo di magnitudo 7.9 che ha colpito 45,5 milioni di persone, con 15 milioni di sfollati. I danni stimati ammontano a 86 miliardi di dollari.
  • 11 marzo 2011, Giappone. Il quarto sisma per potenza (9.1) in oltre un secolo al largo delle coste orientali del Giappone centrale ma soprattutto lo tsunami distruttivo che segue hanno provocato almeno 19.747 morti accertati, 2.556 dispersi, 130.927 sfollati e danni colossali lungo la costa da Chiba ad Aomori. Conseguenza è il disastro della centrale nucleare di Fukushima, il più grave dopo Chernobyl.
  • 25 aprile 2015, Nepal. Una scossa di magnitudo 7.8, seguita da molte altre repliche, compresa una di magnitudo 7.1 il 12 maggio, con epicentro nel distretto nepalese di Gorkha, causa 9.182 morti, oltre 25mila feriti e la distruzione di quasi 800mila case.
  • 28 settembre 2018, Indonesia. Oltre 5.000 fra morti accertati e dispersi e 206mila sfollati sono la conseguenza di una scossa di magnitudo 7.5 seguita da uno tsunami al largo dell’isola di Sulawesi.
  • 6 febbraio 2023, Turchia e Siria. Una scossa di magnitudo 7.8 avvenuta nella notte vicino alla città turca di Gaziantep, nel sud-est dell’Anatolia, seguita da una di poco inferiore (M. 7.7) poche ore dopo, provoca fra i 59.488 e i 62.013 morti (53.537 in Turchia e 5.951-8.476 in Siria), con 140 dispersi.
  • 1 gennaio 2024, Giappone. Il primo giorno del 2024, un terremoto di magnitudo 7.5, seguito da tsunami, ha colpito la costa occidentale del Giappone, provocando 240 morti.
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