Il 2 maggio 1519 Leonardo da Vinci moriva ad Amboise

Da Vinci è stato un vero genio universale, le cui idee e le cui scoperte continuano ad ispirare e influenzare il mondo intero
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Il 2 maggio 1519 si spegneva ad Amboise, in Francia, Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni di tutti i tempi. Pittore, scultore, architetto, ingegnere, inventore, scienziato e anatomista, da Vinci ha lasciato un’eredità immensa che continua ad affascinare e ispirare il mondo intero.

La vita di Leonardo da Vinci

Nato ad Anchiano, in Italia, nel 1452, da Vinci si è formato artisticamente a Firenze, dove ha avito modo di collaborare con alcuni dei più grandi maestri del Rinascimento. Nel 1482 si è trasferito a Milano, dove ha lavorato al servizio di Ludovico Sforza, duca di Milano. In questo periodo, da Vinci ha realizzato alcune delle sue opere più celebri, tra cui L’Ultima Cena e La Gioconda.

Dopo la caduta di Ludovico Sforza nel 1499, Leonardo ha viaggiato in diverse città italiane, lavorando per vari committenti. Nel 1516 si è trasferito in Francia, su invito del re Francesco I, che lo ha nominato “primo pittore, ingegnere e architetto del Re”. Da Vinci ha trascorso i suoi ultimi anni ad Amboise, dove ha continuato ad lavorare a una serie di progetti, tra cui la progettazione di un nuovo palazzo reale.

La morte

Le cause della morte di Leonardo da Vinci sono ancora oggetto di dibattito. Secondo la tradizione, sarebbe morto a causa di un ictus. Tuttavia, alcuni studiosi ipotizzano che la sua morte possa essere stata causata da altre cause, come un’embolia polmonare o una malattia infettiva.

L’eredità di Leonardo da Vinci

Indipendentemente dalla causa della sua morte, l’eredità di Leonardo da Vinci è immensa. Le sue opere d’arte sono considerate tra i capolavori più grandi di tutti i tempi, e i suoi studi scientifici hanno contribuito ad avanzare la nostra conoscenza. Da Vinci è stato un vero genio universale, le cui idee e le cui scoperte continuano ad ispirare e influenzare il mondo intero.

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